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Francia: seconda giornata di proteste contro riforma lavoro

Manifestazioni in Francia conto la riforma del lavoro KEYSTONE/AP/CLAUDE PARIS sda-ats

(Keystone-ATS) Seconda giornata di mobilitazione in Francia contro la riforma del lavoro.

Diversi sindacati opposti alla Loi Travail – in particolare CGT, Solidaires, Fsu e Unef – tornano in piazza a Parigi, Marsiglia e altre città per protestare contro i provvedimenti del governo sul mercato del lavoro.

Per loro, i decreti attuativi che verranno analizzati domani in consiglio dei ministri prima dell’entrata in vigore a fine settembre presentano “rischi di dumping sociale” e mettono a rischio il sindacalismo d’impresa.

Intervistato dalla CNN a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu a New York il presidente Emmanuel Macron ha detto che “la democrazia non è la piazza”. “Rispetto chi manifesta ma rispetto anche gli elettori francesi che hanno votato per il cambiamento”, ha aggiunto il leader francese in calo nei sondaggi a quasi sei mesi dal suo arrivo all’Eliseo.

Secondo un sondaggio realizzato dall’istituto Elabe per BFM-TV, 53% dei francesi è favorevole alle manifestazioni di protesta contro il ‘jobs act’ d’Oltralpe.

La prima giornata di mobilitazione, il 12 settembre scorso, aveva visto, secondo i sindacati, 400mila partecipanti in tutto il Paese, di cui 60 mila a Parigi. Numeri in contrasto con il Ministero dell’Interno, che aveva evocato 223mila persone in tutto, di cui 24 mila nella capitale.

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