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Settant’anni fa nasceva il mito della Polaroid

Una fotocamera istantanea che permette di vedere subito le foto scattate. Un'idea davvero rivoluzionaria: nel 1948 nasce la Polaroid 95, la prima macchina fotografica della storia capace di stampare immediatamente le fotografie subito dopo lo scatto. 

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La storia o il mito vuole che nel 1947 il fisico americano Edwin Land si trovasse in vacanza con la figlia di soli tre anni. Come ogni padre, scattò diverse fotografie alla propria figlia. La bimba avrebbe voluto vedere subito gli scatti del padre, cosa allora evidentemente impossibile. Non però per un padre scienziato, studioso di ottica. 

Lo stesso anno Edwin Land fonda la Polaroid Corporation nel Minnesota. Giä l’anno successivo, appunto settanta anni fa, Land produce la Polaroid 95, la prima macchina fotografica istantanea. 

Un’idea rivoluzionaria

La prima fotocamera istantanea, un’idea davvero rivoluzionaria, dà il via a una rapida ascesa della Polaroid Corporation. Non solo piaceva al grande pubblico, ma anche ai fotografi e agli artisti. Uno su tutti, Andy Warhol. Celebri i suoi scatti a partire dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso. Davanti al suo obiettivo sono passate molte celebrità, da Cassius Clay a Mick Jagger, da John Lennon a Giorgio Armani. E tanti, tanti altri ancora.

Con il tempo nascono nuovi modelli e nel 1963 arriva anche la prima Polaroid a colori. Poi il lento declino a partire dagli anni ’80. Edwin Land lascia la società che deve far fronte a una feroce concorrenza.

Poi lo sappiamo tutti. L’arrivo dell’era digitale, quello degli smartphone e delle piattaforme social hanno segnato la fine della fotocamera istantanea. Nel 2008 la Polaroid chiude la produzione della pellicola e poco dopo l’azienda fallisce. 

La Polaroid però rinasce nel 2010: un gruppo di tecnici e ingegneri accomunati dalla passione per Polaroid acquista una fabbrica appartenuta all’azienda e rilancia la produzione della pellicola. La storia dunque può continuare.


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