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Quanti e quali jet per l’esercito svizzero?

Dalla Saab alla Boeing, passando per Airbus. Molte aziende internazionali stanno facendo il filo alla Svizzera nella speranza di accaparrarsi il contratto miliardario per la vendita di aerei da combattimento alle forze armate elvetiche.

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Si è tornato a parlare di aerei da combattimento in Svizzera. Martedì sono state presentate le conclusioni di un gruppo di esperti e di un gruppo di accompagnamento che, su mandato del Dipartimento federale della difesa (DDPS), hanno illustrato quattro possibili opzioni per la sostituzione degli F/A-18 attualmente in dotazione dell’esercito. 

F/A-18 in volo nei cieli sopra Sion.
Quale modello manderà in pensione l’F/A-18? Keystone

Le spese previste variano tra i 5 e i 18 miliardi di franchi e molte aziende stanno facendo lobbying direttamente in Svizzera per accapparrarsi questo ghiotto contratto, promuovendo i loro modelli. Per citarne alcuni: gli Eurofighter proposti da Airbus, i Super-Hornet F/A-18 della Boeing, i Rafale della francese Dassault e i Gripen della Saab.

L’acquisto di questi ultimi era stato bocciato dal popolo elvetico nel 2014. Per scongiurare almeno in parte il rischio di un referendum, gli esperti hanno raccomandato che questa volta i jet siano pagati con il budget ordinario della Confederazione e dell’esercito e non tramite un fondo speciale.

In ogni caso il dibattito durerà ancora a lungo. Secondo la pianificazione attuale, nel 2020 ci sarà la scelta del modello, due anni più tardi verrà proposto il credito d’acquisto al parlamento e dal 2025 al 2030 saranno consegnati i nuovi aerei. 

Quanti missili e quanti aerei? Le quattro opzioni 

La prima opzione prevede tra i 55 e i 70 nuovi aerei per quasi 14 miliardi di franchi – insieme a un nuovo sistema di missili terra-aria da 4 miliardi. Una soluzione non finanziabile senza nuove tasse.

La seconda prevede 40 nuovi aerei per 8 miliardi e missili per 1 miliardo.

La terza prevede 30 nuovi aerei per 6 miliardi  e missili per circa 2 miliardi e mezzo.

La quarta prevede 20 nuovi aerei per 4 miliardi, l’utilizzo degli attuali F/A-18 ben oltre il 2030, e missili per 1 miliardo.

Le opzioni più realistiche e più caldeggiate dalla maggioranza degli esperti sono la seconda e soprattutto la terza.


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