La televisione svizzera per l’Italia

La polizia dei cieli svizzera sarà operativa 24 ore su 24

Jet
"Emergenze gestibili solo in orari d'ufficio". Dopo la vicenda del 2014 non sono mancate le prese in giro per l'aviazione elvetica. Keystone / Peter Klaunzer

Dal 31 dicembre, la Svizzera avrà una capacità di intervento continuata 24 ore su 24 nel suo spazio aereo, quasi sette anni dopo un imbarazzante incidente che aveva mostrato l'incapacità dell'aviazione elvetica di intervenire al di fuori degli orari d'ufficio.

Due aerei da caccia F/A-18 saranno operativi giorno e notte tutto l’anno a partire dal 31 dicembre per intervenire rapidamente in caso di bisogno e “garantire la sovranità dello spazio aereo svizzero”, sottolinea un comunicato delle forze armate.

I velivoli potranno decollare nel giro di 15 minuti. L’intenzione di organizzarsi in tal senso risale al 2009, ma le lacune del sistema sono state messe in evidenza nel 2014.

Nel febbraio di quell’anno, il copilota di un aereo di Ethiopian Airways aveva approfittato della momentanea assenza del pilota dovuta a motivi fisiologici per chiudersi da solo nel cockpit e dirottare il velivolo con a bordo 202 passeggeri su Ginevra. L’intenzione dell’uomo era chiedere asilo politico nella Confederazione.

Le forze aeree italiane e francesi sono entrate in azione scortando l’aeroplano, ma non è stato così per i colleghi svizzeri, nonostante il dirottatore avesse comunicato l’intenzione di atterrare in territorio elvetico.

Il dirottamento avvenne attorno alle 18:00 e, come comunicò l’aviazione elvetica dopo l’incidente, il dispiegamento di jet militari sarebbe stato possibile solo in orari d’ufficio (08:00-12:00 e 13:30-17:00).

La vicenda si concluse senza feriti, ma le forze aeree svizzere erano ormai diventate lo zimbello di tutti.

L’allora ministro della difesa Ueli Maurer si era giustificato parlando della mancanza di fondi necessari a garantire una protezione “h24” dello spazio aereo. Dall’inizio del 2019, i jet sono in stand-by dalle 6:00 del mattino alle 22:00. La copertura continuata prevista da giovedì richiederà 100 impieghi addizionali e avrà un costo di 30 milioni di franchi annui.

“Hot” e “live mission”

I due jet saranno usati, come successo finora, per quelle che l’aviazione definisce “hot mission” e “live mission”. La prima tipologia consiste nell’intervenire quando un velivolo viola lo spazio aereo svizzero o le regole sul traffico aereo.

Le “live mission” sono invece controlli casuali di aeroplani stranieri autorizzati a sorvolare il Paese con un permesso diplomatico.

Nel 2020 sono state effettuate 15 hot mission e 290 live mission, comunica l’esercito.

tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 30.12.2020)

Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
I più letti della settimana

Un mosaico di notizie selezionato in maniera automatica in base a quelle che più hanno suscitato l’interesse dei lettori nel corso della settimana precedente.

Settimanale

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.


In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR