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Un nuovo campus per le Scuole universitarie ticinesi

persone tagliano un nastro rosso
Il nuovo campus è stato inaugurato con la tradizionale cerimonia del taglio del nastro. SUPSI/USI

È stato inaugurata lunedì la nuova struttura che a Lugano accoglierà 600 collaboratori e 1'800 studenti.

Per il suo 25esimo anniversario, l’Università della Svizzera italiana (USI) non poteva ricevere un più bel regalo. Il nuovo campus, che riunisce sotto lo stesso tetto attività dell’USI e della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), è stato inaugurato lunedì alla presenza, tra gli altri, del presidente della Confederazione Guy Parmelin.

La nuova struttura accoglierà aule, uffici e laboratori di formazione e ricerca della Facoltà di scienze informatiche e di quella di scienze biomediche dell’USI, del Dipartimento di tecnologie innovative della SUPSI e dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale.

Nel campus, che sorge a Viganello, trovano spazio anche un’area per esposizioni, una sala polivalente, una mensa, un asilo nido e aree per attività sportive.

“Un segnale di speranza benvenuto”

L’inaugurazione “nel contesto della pandemia riveste un significato particolare: è un segnale di speranza benvenuto”, ha sottolineato Guy Parmelin. “Malgrado gli sconvolgimenti che la nostra società subisce”, ha precisato, “il cantiere ha potuto essere portato a termine e il vostro progetto comune è stato concretizzato in questo edificio”.

Il progetto – ha dal canto suo ricordato il presidente del Consiglio della SUPSI Alberto Petruzzellaprevedeva di far confluire nel nuovo edificio la Direzione generale della SUPSI con il Dipartimento tecnologie innovative e il Dipartimento economia e socialità, una quinta Facoltà dell’USI ancora tutta da concepire, il Conservatorio della Svizzera italiana, il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico e l’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale. “Dell’idea iniziale è rimasto lo spirito, ma alla fine le crescenti esigenze di spazio hanno ridimensionato fortemente il numero di istituzioni coinvolte – ha spiegato Petruzzella. Questo semplicemente perché USI e SUPSI, e non solo, sono cresciute in questi quasi 25 anni in modo spettacolare”.

I due istituti universitari sono frequentati da quasi 9’000 studenti (circa 5’400 alla SUPSI e 3’400 all’USI) e impiegano ciascuno un migliaio di collaboratori tra personale accademico e staff.

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tvsvizzera.it/mar con RSI (Il Quotidiano del 22.3.2021)

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