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Fondo sovrano con riserve divise BNS, lo chiede atto parlamentare

La BNS finora si è opposta alla creazione di un fondo sovrano KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) La Svizzera deve creare un fondo sovrano, analogamente a quanto ha fatto la Norvegia: è quanto auspica la consigliera nazionale (PS/BL) e presidente della Commissione dell’economia e dei tributi (CET) Susanne Leutenegger Oberholzer.

Un un atto parlamentare in questo senso sarà inoltrato nella settimana entrante. In un’intervista pubblicata oggi da “Zentralschweiz am Sonntag” e “Ostschweiz am Sonntag” Leutenegger Oberholzer dice di sperare che l’idea venga sostenuta dall’UDC, partito che vuole evitare l’acquisizione di importanti aziende elvetiche da parte di società cinesi.

Il fondo statale sarebbe finanziato con il patrimonio della Banca nazionale (BNS). Da oltre cinque anni le divise detenute dall’istituto stanno infatti aumentando e hanno nel frattempo raggiunto circa 700 miliardi i franchi.

Non è la prima volta che si fa strada l’idea di un fondo sovrano, ma la BNS si è sempre detta contraria: le riserve devono rimanere a disposizione per garantire i margini di manovra della banca, sostiene.

Il capoeconomista di UBS Svizzera Daniel Kalt propone però di affidare al fondo non i patrimoni stessi, bensì i guadagni che saranno realizzati con la vendita delle divise. Secondo Kalt questi introiti diventano sempre più realistici, perché il corso euro/franco dovrebbe aumentare, lasciando alla BNS la possibilità di vendere le sue riserve.

Per Leutenegger Oberholzer la situazione è ora quindi favorevole, anche considerando che “il patrimonio della BNS appartiene al popolo”. A suo avviso la Confederazione dovrebbe seguire l’esempio norvegese, creando un fondo statale trasparente il cui denaro andrebbe investito in modo sensato nell’economia svizzera.

Resta da vedere come risponderà il mondo politico a questo nuovo tentativo: un anno fa il Nazionale aveva respinto un postulato del gruppo PBD che chiedeva al governo di valutare la creazione di un fondo sovrano. Allora la gran parte dei deputati borghesi – anche UDC – si era mostrata contraria all’idea.

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