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Flums (SG): 17enne ferisce varie persone con un’accetta

La Piazza della posta di Flums, dove è avvenuto il primo attacco. KEYSTONE/EDDY RISCH sda-ats

(Keystone-ATS) Otto persone tra cui un bebè di otto mesi sono state ferite ieri sera a Flums, nel canton San Gallo, da un 17enne avventatosi su di loro con un’accetta.

Il giovane era stato segnalato alla Procura minorile perché aveva espresso fantasie violente ma era stato ritenuto non pericoloso.

Il ragazzo, di nazionalità lettone, ha dapprima attaccato da tergo verso le 20.00 una coppia che si trovava con un passeggino sulla piazza della Posta della località poco distante dal Walensee, che alla fine del 2016 contava circa 5000 abitanti. Un 36enne ha riportato ferite gravi. L’entità di quelle riportate dalla donna, una 30enne, non è invece stata comunicata.

Il bebè è rimasto ferito cadendo dal passeggino, ha affermato il comandante della Polizia regionale Sigi Rüegg in una conferenza stampa a San Gallo. Non è quindi stato direttamente attaccato dal ragazzo e si trova attualmente in osservazione all’ospedale. Altri due passanti – un 72enne e una 59enne – sono stati feriti leggermente quando hanno cercato di aiutare la coppia. Hanno già potuto lasciare l’ospedale.

Il giovane è poi fuggito con un’automobile rubata a uno dei due passanti. Ha però avuto un incidente a poche centinaia di metri di distanza. Dopo un’ulteriore fuga a piedi ha ferito altre persone nei pressi di una stazione di servizio. Si tratta di tre donne di 21, 27 e 44 anni, che hanno potuto rifugiarsi nel negozio del benzinaio. Tutte sono ancora sotto osservazione all’ospedale.

Sul posto sono accorsi poliziotti che si trovavano per caso in zona e che hanno sentito le grida delle vittime. L’adolescente stava per rubare una seconda auto per darsi alla fuga quando è stato fermato dagli agenti, che hanno fatto uso di armi da fuoco e di un taser, ferendolo gravemente.

Il 17enne, arrivato in Svizzera circa quattro anni fa nell’ambito di un raggruppamento famigliare, ha potuto tuttavia essere interrogato già oggi. Secondo gli inquirenti ha agito da solo. Le motivazioni del ragazzo, che non ha precedenti di alcun genere, sono per ora sconosciute.

Secondo quanto dichiarato dal procuratore dei minorenni Stephan Ramseyer durante la conferenza stampa, il ragazzo, che sta seguendo un apprendistato, aveva in passato espresso fantasie violente. Quattro mesi fa era stato notato dai servizi sociali. In seguito è intervento il Gruppo d’intervento in caso di crisi del Servizio psicologico scolastico.

In settembre il Ministero pubblico si è poi occupato della vicenda ed è giunto alla conclusione che non fosse necessario adottare misure coercitive nei suoi confronti dato che non rappresentava un pericolo per la popolazione, ha affermato Ramseyer. Sono comunque state imposte alcune misure, che sono state rispettate sia dal giovane che dai suoi genitori.

Secondo quanto pubblicato dal Blick, il 17enne era attivo su VKontakte, una sorta di Facebook russo, dove ha usato parole inquietanti per definirsi. Come interessi personali avrebbe inserito “genocidio”. Avrebbe poi precisato di lavorare presso “Al Qaida” e che la sua società si chiama “Macello infantile SA”. Il giovane affermerebbe inoltre che il suo libro preferito è “Mein Kampf” e che suo nonno si chiama Adolf Hitler.

Ieri sera nell’edificio dove risiede il 17enne sono stati chiamati i vigili del fuoco per lo scoppio di un incendio. Questo era però già stato domato dagli inquilini all’arrivo dei pompieri. Al momento non è possibile sapere se il fatto abbia un legame con i successivi atti di violenza perpetrati dal giovane, ha affermato Rüegg.

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