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Il governo vuole risparmiare 1 miliardo di franchi all’anno

In seguito alle ripercussioni economiche del franco forte sulle casse statali, il Consiglio federale ha adottato un programma di stabilizzazione delle finanze federali per il periodo 2017-2019 che contempla minori uscite comprese tra 800 milioni e un miliardo di franchi all'anno. 

Il programma si è reso necessario a causa dei “buchi” nel bilancio statale provocato dal forte apprezzamento del franco dopo l’abbandono della soglia minima del cambio con l’euro da parte della Banca nazionale svizzera, ha dichiarato il ministro delle finanze Ueli Maurer. Il governo ha dovuto correggere notevolmente al ribasso le previsioni relative alla crescita economica e al rincaro, ma ciò ancora non basta: nel prossimo futuro intende varare altri programmi di risparmio per rispettare il freno alle spese. 

Dal 2018, ha sottolineato Maurer, incomberanno sull’attuazione del progetto deficit strutturali fino a 1,5 miliardi. Ciò è dovuto, da un lato, alle uscite crescenti nel settore dell’asilo e, dall’altro, a decisioni del Parlamento con incidenza sui costi (riforma della previdenza per la vecchiaia 2020, esercito, Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato, Riforma III dell’imposizione delle imprese). 

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Il programma di risparmi prevede 24 misure, tra cui spiccano i mancati adeguamenti salariali per i dipendenti della Confederazione, ma anche minori uscite nella cooperazione internazionale (586,9 milioni) e nella formazione e ricerca (485,2 milioni). Altri settori chiamati alla cassa, anche se per importi minori, sono l’agricoltura (255,5 milioni), l’infrastruttura ferroviaria (231,1 milioni), l’assicurazione invalidità (123 milioni) e le riduzioni individuali dei premi (150,5 milioni). Sarà invece risparmiato l’esercito, dopo la decisione del Parlamento di stabilire un limite di spesa di 20 miliardi (invece di 18,6 come chiesto dal Consiglio federale) su quattro anni.

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