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Figlio capo scorta Moro, “Lojacono venga in Italia”

Un sequestro che sconvolse l'Italia. KEYSTONE/AP/STR sda-ats

(Keystone-ATS) “Sono rimasto senza parole. Lojacono venga in Italia, se vuole scontare davvero la sua pena. E se no, se ne resti in Svizzera come fa da quarant’anni e ci lasci in pace”.

A parlare all’agenzia di stampa italiana Adnkronos è Sandro Leonardi, figlio di Oreste, il capo della scorta di Aldo Moro trucidato in via Fani il 16 marzo 1978 insieme a quattro altri agenti dal commando brigatista di cui faceva parte anche Alvaro Lojacono Baragiola, poi riparato in Svizzera e diventato cittadino elvetico.

“A Lojacono e a tanti altri, (Alessio) Casimirri in testa, dico che è finita la pacchia”, aggiunge Leonardi, secondo cui l’arresto di Cesare Battisti in Bolivia dimostra che per catturare i terroristi latitanti “basta la volontà”.

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