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Spinto dal coronavirus, il sapone artigianale “Swiss Made” va alla conquista della Cina

Goffratura metallica
© Thomas Kern/swissinfo.ch

La più antica fabbrica di sapone della Svizzera, più volte minacciata di estinzione, sta vivendo una rinascita grazie alle misure igieniche imposte dalla crisi sanitaria. Il suo nuovo proprietario, un uomo d'affari di Hong Kong, punta ora a conquistare il mercato asiatico.

Situata a metà strada tra Basilea e Zurigo, la regione argoviese del Fricktal è nota soprattutto per i suoi ciliegi, che in primavera fioriscono e offrono uno spettacolo scintillante agli escursionisti. La Fricktal è anche una delle regioni più conservatrici della Svizzera: l’UDC, il partito della destra sovranista svizzera, regna quasi incontrastato, con risultati elettorali che superano regolarmente il 40 per cento.  

C’è però un’altra particolarità locale: la regione ospita il più antico saponificio della Svizzera. Fondata nel 1929 da Gotthilf Mettler, creatore del primo sapone alla glicerina in Svizzera, la fabbrica di Mettler occupa ancora oggi i locali originali del saponificio lungo la strada principale della valle, nel piccolo villaggio di Hornussen.

Sebbene il processo di produzione di questi saponi con l’etichetta “Handmade in Switzerland” (“fatto a mano in Svizzera”) non sia cambiato quasi per niente negli ultimi 100 anni (vedi galleria sotto), la fabbrica di sapone argoviese non ha nulla a che vedere con la fiorente attività familiare del secolo scorso.

Nel 2013 Christoph Mettler, rappresentante della terza generazione della famiglia fondatrice, è costretto a chiudere l’azienda: la concorrenza straniera è troppo forte e il fallimento è inevitabile.

La fabbrica di sapone Mettler viene in seguito acquistata da Sodecos, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici. Con sede a Henniez, nel cantone di Vaud, l’azienda è gestita dall’uomo d’affari di Hong-Kong Hai Tak Yip, noto come “Peter” Yip, e impiega una quindicina di dipendenti in Svizzera.

Hai Tak Yip, detto «Peter» Yip, è un uomo d’affari di Hong-Kong residente in Svizzera e attivo nel campo della cosmetologia.

È stato ammirando i dipinti di suo padre, l’artista M.Ping-Sum Yip, che ha familiarizzato fin da piccolo con la bellezza femminile, racconta a swissinfo.ch.

Inizialmente attivo in Asia con il marchio La Prairie, è tornato in Svizzera nel 2005 – dove aveva studiato alla fine degli anni Sessanta – per fondare le marche di cosmetici Bellefontaine e La Vallée Switzerland.

Successivamente ha fondato la Sodecos SA e nel 2013 ha acquisito il marchio di sapone Mettler-Seifen nel Canton Argovia.

Sviluppa nuove gamme di prodotti cosmetici per la cura del viso e del corpo, continuando anche la tradizionale produzione di saponi alla glicerina Mettler.

“Peter” Yip vive a Château d’Henniez, nel canton Vaud, che ha acquistato contemporaneamente all’ex stabilimento di acqua minerale Henniez Santé, dove ora lavorano i team del Gruppo Sodecos.

Il sapone è solo una piccola parte dell’attività del Gruppo Sodecos. La fabbrica di Hornussen ha ora solo quattro dipendenti, supervisionati da un project manager con sede a Henniez, che aiuta regolarmente la produzione in Argovia.

Nessuno di loro parla il dialetto locale. Il project manager e tre dei dipendenti sono polacchi, mentre la decana dello stabilimento, Tümer Gülfidan, è turca.

Tümer Gulfidan
Tümer Gülfidan.

“Quando ho iniziato a lavorare alla Mettler Seifen 24 anni fa, eravamo ancora 80 dipendenti. Mi piace molto questo lavoro, ma spesso ho paura di perderlo”, racconta la cinquantenne turca, vera memoria storica vivente dell’azienda.

Risorse umane non trasferibili

Ultimo colpo di scena di una saga movimentata: nella primavera del 2019, anche a causa di controversie sull’affitto da pagare – i locali del saponificio sono stati venduti a un investitore esterno durante il fallimento – Sodecos ha annunciato la chiusura del sito di Hornussen e il trasferimento di parte delle attività del saponificio nella sede di Worben nel canton Berna.

Ma il 1° maggio di quest’anno, dopo due mesi di chiusura per lavori di ristrutturazione, a Hornussen è stata riavviata la produzione di sapone. L’annunciato trasferimento si è rapidamente trasformato in un grattacapo per la direzione di Sodecos. Le vecchie ma robuste macchine per il montaggio e l’imballaggio si sono rivelate difficili da trasportare. E il licenziamento di Tümer Gülfidan avrebbe rappresentato una perdita di know-how troppo grande per il buon andamento della produzione.

Le diverse forme di sapone.

Anche da qui è passata la crisi del coronavirus. Da febbraio e dalle misure igieniche messe in atto per combattere la pandemia, è esplosa la domanda di saponi Mettler: “I nostri saponi hanno un alto contenuto di glicerina, un prodotto di origine naturale che non provoca irritazioni o secchezza della pelle”, dice Ines Lacchetta, responsabile commerciale di Sodecos. Questo è un grande vantaggio in un momento in cui il lavaggio coscienzioso delle mani è diventato parte della vita quotidiana della maggior parte delle persone in tutto il mondo.

Da maggio a luglio la produzione di sapone nel sito di Hornussen è quintuplicata. “Durante questo periodo, siamo stati costretti ad assumere altri quattro dipendenti temporanei. Tutte le macchine erano in funzione contemporaneamente e non riuscivamo più a stare al passo con gli ordini”, afferma il project manager Mirek Piech.

Resti di sapone

Essendo l’unica azienda produttrice di saponi alla glicerina in Europa, Mettler non produce solo con il proprio marchio. Fornisce i suoi saponi anche in subappalto ad altre marche del continente, come l’italiana Ortigia.

L’Estremo Oriente nel mirino

La direzione di Sodecos è fiduciosa che la forte domanda degli ultimi mesi possa continuare a medio termine. Con un prezzo relativamente alto (7,80 franchi per 100 grammi di sapone alla glicerina), l’azienda vodese non intende inondare gli scaffali delle catene di supermercati. L’obiettivo è piuttosto quello di ritagliarsi una nicchia nelle farmacie e nelle drogherie europee, concentrandosi allo stesso tempo sulla crescita delle vendite online.

Prossima destinazione: Cina. Sodecos ha già un partner commerciale in loco e sta attualmente perfezionando il suo piano di marketing per un’importante operazione di comunicazione prevista per il 2021. “Questo è il mercato in cui vediamo il nostro maggiore potenziale di crescita. In Europa è più complicato, perché Francia e Italia si sono già affermate come i due paesi produttori di sapone per eccellenza”, sottolinea Mirek Piech.

Con un forte argomento di vendita: il “fatto a mano in Svizzera”, che appare in modo evidente sulle confezioni dei saponi e dei cosmetici Mettler. E Sodecos ha anche notato che la saponetta è ancora ampiamente usata in Asia per il lavaggio delle mani e del corpo. “La nostra ambizione è che in futuro i consumatori cinesi associno il sapone con la glicerina e con la Svizzera”, conclude Mirek Piech.


Traduzione dal francese: Riccardo Franciolli

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