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Fare parte di un gruppo per placare la sete di vita

Il libro delle cerimonie di Scientology nella sede di Zurigo. Keystone

In Svizzera la situazione dei movimenti di tipo settario è in continua evoluzione. Le cause delle adesioni rimangono sempre legate ad un momento di crisi personale e non ad eventi di carattere globale.

I raggruppamenti di tipo settario si adattano costantemente ai nuovi stili di vita. Oltre ai movimenti più noti come Scientology e testimoni di Geova, sempre presenti, stanno prendendo piede tanti piccoli gruppi difficilmente catalogabili e movimenti facenti parte delle nuove chiese evangelicali.

Stando a stime, il numero di membri si aggira attorno al 2% della popolazione complessiva. «Ma è un dato estremamente difficile da definire. Ci sono persone che fanno parte di un gruppo di questo tipo ma che non vengono notate dalla società perché conducono una vita poco vistosa. Se non ne parlano sul posto di lavoro o in famiglia, nessuno lo viene a sapere. Si può sicuramente parlare di una ‘cifra nera’», ci spiega Susanne Schaaf, la responsabile di infoSekta, un’organizzazione che da oltre 20 anni si occupa del tema.

Negli ultimi anni, l’organizzazione zurighese ha osservato soprattutto un aumento dei gruppi di stampo carismatico delle nuove chiese evangelicali e dei movimenti di matrice esoterica. «Ci sono gruppi di ogni tipo, a volte un solo ‘guru’ è a capo di un gruppetto di cinque persone che non ha nemmeno una presenza in Internet. Per questo è difficile avere una visione d’insieme, si tratta di una miriade di piccoli gruppi e ramificazioni», afferma Schaaf.

Difficoltà di definizione

C’è poi il problema della definizione, di delimitare e valutare il pericolo. Quando un gruppo di persone è una setta? «Per prendere una decisione e affermare che un gruppo è settario abbiamo istituito un catalogo di criteri. Più criteri si applicano, più il gruppo in questione è problematico. In ogni caso, un criterio importante è il fatto che l’insegnamento trasmesso nel gruppo è più importante delle possibilità e delle necessità individuali del singolo e ne determina tutta la vita».

Un fenomeno recente sono i movimenti giovanili che si riallacciano al pensiero evangelicale. Appoggiandosi alla nozione di ‘chiesa’, questi gruppi non si definiscono settari dicendo che i loro insegnamenti si basano sulla Bibbia. «In questi casi è di fondamentale importanza staccarsi dagli stereotipi. Se nell’immaginario di questi giovani la setta è quella composta da persone anziane con la barba, dai testimoni di Geova, dai membri di Scientology, è difficile capire che anche il gruppo a cui si appartiene può essere problematico», commenta Schaaf.

Tanta azione per i giovani

In particolare, tali movimenti giovanili si distinguono per un’immagine dinamica e giovanile che si iscrive perfettamente nello stile di vita attuale. «Si tratta di gruppi molto professionali a livello di marketing e comunicazione, si nota dalla loro presenza in Internet e dagli show multimediali durante le funzioni. Inoltre, si dicono moderni e invece, se per esempio guardiamo il tema della sessualità, un tema importante per i giovani, affermano che il solo pensare alla sessualità è un peccato. In questo modo, ai giovani viene tolto anche lo spazio mentale di sperimentazione».

I culti neo evangelicali per giovani sono plasmati sulla voglia di appartenere a una comunità e sulla necessità odierna di placare, in un certo senso, la sete di vita. «Ogni momento della vita deve essere intenso. Droga, sport estremi, sensazioni forti. I giovani vogliono azione, vogliono sperimentare e oltrepassare i limiti. In questi gruppi, tutto è gestito e organizzato, concerti rock, fine settimana con lo snowboard e attività di ogni genere. Non si deve più pensare a niente. Mentre nelle chiese tradizionali il giovane è confrontato con la riflessione», descrive la responsabile di infoSekta.

Punto di partenza: una crisi personale

Il momento in cui si inizia a frequentare o a fare parte di un gruppo di tipo settario coincide spesso con una fase di rottura o con una crisi personale. «I cosiddetti life-event [fasi nella vita di un individuo in cui si produce un fatto grave come una separazione o un divorzio, la perdita del posto di lavoro, la morte o la malattia del partner o di un figlio], ma anche momenti di solitudine e sentimenti di insignificanza, possono accadere in qualsiasi momento. E forse, durante questi momenti una persona ha bisogno di sostegno e, se si trova nel posto sbagliato, con la persona sbagliata e il consulente sbagliato, può entrare a far parte di un gruppo settario», spiega Susanne Schaaf.

Il fattore esterno – la crisi finanziaria, una catastrofe naturale, un evento storico – sono rilevanti, ma si tratta spesso solamente della goccia che fa traboccare il vaso. «Anche se si possono vedere legami con i cambiamenti della società, dal punto di vista psicologico dubito che questi siano veramente determinanti. Si tratta in primo luogo della situazione personale».

Le persone che attraversano una fase di questo tipo cercano spesso anche sostegno in gruppi di carattere esoterico. Questo fiorente psico-mercato esoterico offre un’assistenza di vita moderna che fa concorrenza alla psicoterapia tradizionale. «Quando c’è un problema, una terapia seria può essere molto dolorosa perché ci si deve assumere delle responsabilità e riflettere. Se invece qualcuno ti dice di essere in contatto con degli esseri superiori, oppure che ne sa più di te, ti puoi in un certo senso rilassare e semplicemente ascoltare», riassume Susanne Schaaf.

«D’altra parte, affidarsi ad un medium può essere anche molto opprimente. Per esempio quando il medium afferma che uno dei partecipanti, in una vita anteriore, è stato violento o addirittura un poliziotto nazista e per questo la sua vita attuale ne soffre. Abbiamo sempre a che fare con clienti che hanno grandi sensi di colpa perché non sono più sicuri della verità delle affermazioni del guru».

Libertà individuale

Quando un parente o un amico si accorge che la persona cara si trova in una situazione di questo tipo, solitamente non rimane molto spazio di manovra. «È un tema molto complesso. Grazie alla libertà di religione un adulto può aderire a qualsiasi gruppo, può mettere la sua vita nelle mani di un altro. L’influsso del gruppo è forte. In parte si dice ai membri che si devono staccare dal loro ambiente e dalla famiglia perché questi legami frenano il loro sviluppo. Ci sono anche dei rappresentanti della società in vista che ne fanno parte», afferma Schaaf.

La situazione cambia quando ad essere implicati sono i bambini. Nel 2010, il 31% delle richieste elaborate da infoSekta riguarda casi in cui sono direttamente e indirettamente coinvolti bambini. In queste situazioni spesso intervengono le autorità e infoSekta, tramite un avvocato specializzato, affianca il loro lavoro.

Anche l’opinione pubblica è cambiata negli ultimi anni. «Dopo i drammi degli anni Novanta (p. es. dramma dell’Ordine del tempio solare in Vallese, Francia e Canada), si può oggi dire che si assiste ad una certa normalizzazione. I gruppi settari fanno parte di una società aperta come la nostra, bisogna trovare delle soluzioni pragmatiche. Inoltre, i media si occupano molto di sette e movimenti settari. Una pietra miliare è Internet che fornisce tante informazioni utili», conclude Schaaf.

In futuro, le cose non dovrebbero cambiare molto. Per un certo numero di organizzazioni (Scientology, testimoni di Geova, ecc.) il numero di membri rimarrà stagnante. Altri movimenti nasceranno altri chiuderanno i battenti. Ma nel complesso, la percentuale di persone che si rivolgono ai movimenti di stampo settario rimarrà simile.

L’organizzazione a protezione dei consumatori è nata oltre 20 anni fa su iniziativa delle autorità sociali di Zurigo. Oggi Infosekta è una ONG sostenuta dal cantone e dalla città di Zurigo, da sostenitori privati e da altri enti.

Infosekta si prefigge di informare scientificamente e indipendentemente. Le informazioni e i risultati delle inchieste sono diffusi a livello privato e pubblico. Inoltre fornisce consulenza, opera prevenzione e offre corsi di formazione continua per persone attive a livello scolastico e istituzionale. Un altro elemento importante è il gruppo di auto aiuto per persone che hanno fatto parte di un gruppo settario, per parenti e amici.

Chiunque si può rivolgere ad Infosekta per ottenere informazioni su di un gruppo problematico . Sul sito internet c’è una lista di documenti scaricabili che descrive il modo di agire dei gruppi per i quali uno o più criteri di analisi sono sospetti.

L’ONG ha sede a Zurigo e occupa due psicologhe che collaborano con specialisti in psichiatria, avvocati, operatori sociali e formatori.

Nell’autunno 2010, Infosekta pubblica un rapporto su di un gruppo settario attivo nel paesino di Dottikon, nel cantone Argovia, guidato da una consulente di vita esoterica. Il rapporto è nato da richieste di diverse persone (parenti e ex appartenenti al gruppo) e ha avuto un’importante eco mediatica nella Svizzera tedesca. Il gruppo, di cui il rapporto traccia un’inquietante panoramica, è tuttavia attivo cercando di mantenersi al coperto.

V.W., una «consulente medianica», è attiva da anni nel cantone di Argovia dove inizia con massaggi reiki e di riflessologia. Poco a poco si avvicina di più all’esoterismo e gradualmente, tramite diverse tecniche di controllo, coinvolge anche il gruppo di persone che la seguono. La ‘guru’ offre costosi corsi di illuminazione legati alla guida di Satsang OM C. Parkin di Saunsdorf nei pressi di Amburgo.

La situazione diventa sempre più problematica e i membri del gruppo devono staccarsi sempre più dai loro parenti e amici, vivere negli edifici di proprietà di V. W., conseguire crediti per pagare i corsi, sottoporsi a riti e iniziazioni. Molte coppie sono state spinte verso la separazione e V. W. è riuscita ad istaurare un ambiente di paura e diffidenza. V. W. sa per tutti i membri cosa è giusto e cosa è sbagliato, i criteri secondo i quali queste scelte vengono prese non sono arbitrari. Durante gli incontri V. W. applicava anche violenza fisica.

Il termine «setta» non definisce un concetto esatto dal punto di vista scientifico. La definizione dipende dalla prospettiva individuale. Nella concezione teologica originale, una setta era una comunità che, oltre alla bibbia, si appoggiava ad altre fonti di verità e di rivelazione e che rifiutava un legame ecumenico. In tale concezione, la setta è quanto devia dalla bibbia.

Cercando altri termini più adeguati sono stati coniati concetti come: religioni giovanili, nuovi movimenti religiosi, gruppi a tendenza settaria, gruppi totalitari o culti distruttivi. In ogni caso, non è possibile catalogare un gruppo come ‘setta’ o ‘non setta’.

L’ambito della concezione del mondo comprende un ampio spettro di gruppi molto diversificati. Pertanto, la definizione che più si addice è strutture di tipo settario con processi totalitari o monopolizzanti. Più questi criteri si applicano a un gruppo e più questi aspetti sono presenti, più il gruppo è problematico. Inoltre, bisogna anche tenere conto del fatto che le comunità sono in continua evoluzione: si possono aprire o radicalizzare.

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