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Etiopia: testimoni a CNN, fino a 30 morti in raid mercato nel Tigrè

Un raid aereo ha colpito un mercato "molto frequentato" nel Tigrè, la regione settentrionale etiopica teatro da otto mesi di un conflitto con il governo centrale di Addis Abeba. "Decine" di persone sono morte o rimaste ferite. KEYSTONE/AP/Ben Curtis sda-ats

(Keystone-ATS) Un raid aereo ha colpito un mercato “molto frequentato” nel Tigrè, la regione settentrionale etiopica teatro da otto mesi di un conflitto con il governo centrale di Addis Abeba. L’attacco ha ucciso fino a 30 persone secondo la CNN che cita testimoni oculari.

Si tratta di due feriti che hanno descritto l’esplosione a un collaboratore dell’emittente americana dopo essere stati portati in ospedale a Macallè da ambulanze della Croce Rossa.

Altri testimoni oculari, citati dalla BBC e dalla AFP hanno parlato di “molti feriti e morti”. Il numero non è precisabile anche perché l’accesso alla zona è bloccato dall’esercito etiope che da novembre sta conducendo nel Tigrè un’operazione militare contro le forze delle passate autorità regionali.

Il portavoce dell’esercito etiopico, il colonnello Getinet Adane, ha dichiarato però alla stessa CNN che le informazioni su un bombardamento aereo sarebbero “notizie false”.

Il raid è avvenuto attorno a mezzogiorno a Togoga, a una trentina di chilometri a nord-ovest della capitale regionale Macallè. “C’erano molti feriti e morti, abbiamo camminato sui loro corpi e nel loro sangue”, ha detto all’AFP Birhan Gebrehiwet, un’etiope che abita vicino al mercato colpito da un raid aereo.

Sei feriti – tra cui tre bambini di due, tre e sei anni – sono stati portati all’ospedale di Macallè, ha detto un funzionario del pronto soccorso sul posto. Ma “ci sono 45 feriti che sono bloccati e sono in pericolo di morte”, ha aggiunto.

L’esercito etiope nega di prendere di mira i civili, affermando di effettuare gli attacchi per neutralizzare i terroristi. Negli ultimi giorni le forze ribelli del Tigrè dicono di aver compiuto progressi ma anche questo viene negato dal governo etiope.

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