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Errori medici: un premio perché vengano alla luce

Per non mettere in pericolo la loro carriera numerosi medici preferiscono custodire il silenzio sugli errori della categoria swissinfo C Helmle

Il premio Anna Seiler, dotato di 25'000 franchi, sostiene la caccia agli errori medici più madornali compiuti negli ospedali svizzeri.

Lanciato dall’Ospedale universitario di Berna, il riconoscimento ha come scopo di contribuire a infrangere il muro di omertà che caratterizza gli ambienti ospedalieri.

Il lancio del premio Anna Seiler giunge tre anni dopo la morte di due neonati all’Inselspital, l’Ospedale universitario di Berna. Avevano ricevuto un medicamento sbagliato.

“Simili incidenti sono inaccettabili, ma i medici sono degli esseri umani e possono sbagliare, come qualsiasi altra persona” afferma a colloquio con swissinfo Charly Einstein, portavoce dell’istituto ospedaliero bernese.

“L’importante è però che ogni tipo di errore venga discusso apertamente, in modo da evitare di ripetere lo stesso sbaglio”.

Anonimato garantito

Il premio vuole incoraggiare team medici o qualsiasi altro impiegato degli ospedali svizzeri a comunicare casi in cui dei pazienti sono stati sottoposti a dei rischi inutili.

In seguito, ogni incidente viene valutato in base alle misure reali che sono state adottate per prevenire casi analoghi.

I promotori del premio assicurano un totale anonimato a coloro che annunciano gli errori medici. Soltanto il nome del vincitore del premio viene comunicato pubblicamente in marzo.

“Il personale deve poter notificare gli errori con garanzie di totale discrezione” osserva Einstein. “Per cambiare la cultura di lavoro nel settore medico bisogna procedere passo dopo passo”.

“Attualmente, si tende piuttosto a custodire il segreto. Un medico che ammette pubblicamente i suoi sbagli mette in pericolo la sua carriera”.

Conseguenze fatali

Circa 1,4 milioni di persone sono state curate nei 364 ospedali svizzeri nel corso del 2001.

Secondo gli specialisti del settore, si registra un incidente medico nell’1,5% dei casi. Molto spesso le conseguenze sono banali, ma in non pochi casi è la vita stessa dei pazienti ad essere in gioco.

Nel gennaio 2001, un chirurgo ha amputato la gamba sbagliata di un paziente ottantenne in un ospedale di Lugano. L’anziano è deceduto pochi giorni dopo che gli era stata amputata anche la gamba ammalata.

Nel 1998, un altro paziente è morto a Lucerna in seguito ad un’iniezione contenente una dose letale. Nel 1997, sia a Basilea che a Zurigo è stato operato l’occhio sano di alcuni pazienti.

Partendo da studi realizzati negli Stati uniti, l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali stima che gli sbagli medici sono all’origine della morte di 3’000 pazienti ogni anno.

Margine di prevenzione

Ma il premio Seiler potrebbe anche suscitare eccessivi timori tra i pazienti.

Secondo Charly Einstein si tratta piuttosto di avvicinare la gente all’idea che anche i medici possono sbagliare. “Questo premio può servire a colmare il fossato tra le aspettative e la realtà”.

Negli ospedali, numerosi incidenti sono dovuti a dosi sbagliate somministrate ai pazienti. In molti casi sono coinvolti giovani medici in fase di formazione, costretti a sobbarcarsi lunghissime giornate di lavoro.

Parecchi errori non possono essere evitati, ma rimane ancora un grande margine di manovra a livello di prevenzione.

Passi concreti

Ad esempio, diversi ospedali hanno già cominciato ad introdurre le nuove disposizioni legali che, dal 2005, limitano a 50 ore settimanali l’orario lavorativo dei medici assistenti in tutta la Svizzera.

Un’altra misura di prevenzione potrebbe consistere nel ridurre il numero dei medicinali con un nome quasi identico o gli imballaggi che si assomigliano troppo.

Ogni incidente evitato non permette soltanto di salvare vite umane, ma anche di far risparmiare agli ospedali soldi spesi in dispute legali o in altre procedure amministrative.

“Siamo convinti che ci vorranno ancora molti anni, forse generazioni, per cambiare la mentalità del personale medico, ma vogliamo compiere un primo passo nella giusta direzione” spiega il portavoce dell’Ospedale universitario di Berna.

swissinfo, Vincent Landon
(traduzione Armando Mombelli)

364 ospedali sono attivi in Svizzera.
1,4 milioni di pazienti vengono curati ogni anno negli istituti ospedalieri.
Nell’1,5% dei casi si registra uno sbaglio medico.
Secondo le stime, ogni anno 3000 pazienti decedono in seguito a errori medici.

Il premio Anna Seiler porta il nome della fondatrice dell’Ospedale universitario di Berna.

Dotato di una somma di 25’000 franchi, questo riconoscimento vuole premiare coloro che hanno contribuito a riconoscere errori medici e a prevenire nuovi casi analoghi.

In Svizzera, per non mettere in pericolo la loro carriera professionale, la maggior parte dei medici preferisce rinunciare a comunicare numerosi sbagli commessi dalla loro categoria professionale.

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