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Equitazione, Estermann sospeso per 7 anni per maltrattamento di animali

Paul Estermann in gara in un evento equestre a Zurigo nel 2007.
Paul Estermann in gara in un evento equestre a Zurigo nel 2007. Keystone/eddy Risch

Il cavaliere lucernese, specialista di salto ostacoli, è stato squalificato dalla Federazione svizzera sport equestri in seguito alla condanna subita per le frustate inflitte ai suoi due cavalli.

L’interdizione a partecipare a eventi sportivi è stata pronunciata dopo che Paul Estermann ha rifiutato di partecipare all’udienza davanti alla commissione disciplinare della Federazione elvetica di giovedì.

Una decisione che a giudizio dei commissari “rafforza il comportamento del cavaliere, che non ha mostrato alcun rimorso per le sue azioni durante il procedimento penale”.

Condanna penale

Il procedimento era stato aperto dopo che un dipendente di Estermann aveva consegnato agli inquirenti foto delle ferite inflitte. I sospetti erano poi stati confermati da un veterinario e da testimonianze.

Nel novembre 2019 il tribunale distrettuale di Willisau aveva condannato Estermann a una pena pecuniaria con la condizionale di 100 aliquote giornaliere di 160 franchi e a una multa di 4’000 franchi pure sospesa, andando oltre a quanto richiesto dalla procura. 

Stando alla corte, il 57enne ha frustato in modo eccessivo i due cavalli «Lord Pepsi» nel 2015 e «Castlefield Eclipse» nel 2016; in altri due casi l’equestre è stato invece assolto.

Il Tribunale cantonale aveva successivamente confermato il verdetto di primo grado, aumentando le aliquote giornaliere a 105.

“Palese disprezzo per il benessere degli animali”

Thomas Räber, presidente della commissione disciplinare, ha dichiarato che il “comportamento intenzionale, egoista e aggressivo” del cavaliere dimostra “un palese disprezzo per il benessere dei cavalli”, secondo quanto riportato dal portale di notizie 20 Minuten.

Estermann – che ha rappresentato la Svizzera a varie competizioni internazionali dal 2011 al 2019, come le Olimpiadi di Londra del 2012, i Campionati del Mondo del 2014 a Caen (F) e diversi Campionati europei – ha ora 20 giorni di tempo per appellarsi contro la decisione della Federazione.

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