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Elezioni in Germania: leggero vantaggio per i socialdemocratici

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Attuale ministro delle finanze, Olaf Scholz potrebbe essere subentrare ad Angela Merkel. Keystone / Focke Strangmann

L'SPD e il suo leader Olaf Scholz dovrebbero aver vinto per un soffio le elezioni parlamentari di domenica, secondo le proiezioni.

Bisognerà ancora attendere per avere i risultati definitivi, ma le prime proiezioni sembrano confermare i sondaggi, con l’SPD che fa la corsa in testa nelle elezioni per il rinnovo del Bundestag. Il partito di Olaf Scholz conquista tra il 24,9 e il 25,8% delle preferenze (quattro anni fa era arrivato al 20,5%).

I conservatori della CDU/CSU, guidati dall’erede di Angela Merkel, Armin Laschet, sono dati in una forchetta compresa tra il 24,2 e il 24,7%. Per il partito della cancelliera uscente si tratta del peggior deludente della storia. Quattro anni fa, aveva ancora il 32,9% dei voti.

Il leader dell’SPD Scholz ha già parlato di un “grande successo” e si è presentato come il “prossimo cancelliere”, anche se Laschet non ha per ora concesso la sconfitta e si è detto pure lui pronto a formare il prossimo Governo.

Qualunque cosa accada, i risultati di queste elezioni segnano una rinascita inaspettata del Partito socialdemocratico, considerato moribondo solo pochi mesi fa. Per i cristiano democratici, questa battuta d’arresto senza precedenti porterà quasi certamente a una resa dei conti interna e promette una complicata successione ad Angela Merkel.

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I Verdi crescono, i liberali ago della bilancia

Il partito ecologista, che fino a qualche mese fa nei sondaggi sembrava avere il vento in poppa, con percentuali superiori al 20%, è sì cresciuto, ma non da impensierire SPD e CDU/CSU. I Verdi e la loro candidata Annalena Baerbock hanno conquistato il 14,8% dei voti, secondo le stime. Rispetto a quattro anni fa, il partito è cresciuto di sei punti e ha battuto il record del 2009, quando ottenne il 10,7% delle preferenze.

In quarta posizione arrivano i liberali dell’FDP, con circa l’11,5% dei voti. Saranno probabilmente loro a sancire quella che sarà la futura coalizione.

L’estrema destra dell’AfD conferma da parte sua di avere ormai una certa base elettorale in Germania, ma rispetto a quattro anni fa è in leggero calo e arriva quinto con l’11%.

Con chi?

Se le proiezioni si confermeranno, sarà quindi probabilmente Olaf Scholz a succedere ad Angela Merkel.

Il socialdemocratico dovrà però costruire una coalizione tripartita. Se la disponibilità dei Verdi sembra fuori discussione, bisognerà vedere quale altra forza politica unirà il suo destino a quello dell’SPD.

I liberali sono come detto il più importante ago della bilancia. Essendo però chiaramente marcati a destra, bisognerà valutare le concessioni che da una parte e dall’altra si sarà disposti a fare.

Un altro possibile partner è la sinistra radicale Die Linke, accreditata dai sondaggi a circa il 5%. Non è però garantito che il partito di estrema sinistra riesca a superare il quorum del 5% e salvare così il suo gruppo nel Bundestag. 

Olaf Scholz si è dimostrato aperto alle discussioni con entrambe le formazioni, che non sono però d’accordo praticamente su nulla. I colloqui dureranno probabilmente diversi mesi e potrebbero ritardare l’effettiva partenza di Angela Merkel.

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