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Il giorno della verità a Palazzo federale

La presidente dei Verdi non è riuscita nel tentativo di cambiare gli equilibri all'interno del governo federale. Keystone / Anthony Anex

Il Parlamento ha riconfermato tutti i membri uscenti del governo. Fallito il tentativo dei Verdi di tradurre il successo elettorale di ottobre in un seggio in Consiglio federale.


Ore 11:00

Come da pronostico, i sette consiglieri federali uscenti sono stati rieletti in governo per i prossimi quattro anni. L’Assemblea federale ha infatti riconfermato tutti i ministri in carica al primo turno.

 Ai Verdi non è quindi riuscito il tentativo di scalzare Ignazio Cassis dall’esecutivo con la candidatura di Regula Rytz. Salvo i socialisti, che hanno dichiarato di non voler votare per il consigliere federale del PLR, tutti gli altri partiti hanno rieletto i membri uscenti puntando sulla concordanza e l’equa rappresentanza delle regioni linguistiche in governo.

 Oltre alla riconferma di Cassis con 145 voti (a Rytz ne sono andati 82), spiccano le brillanti rielezioni dei consiglieri federali Viola Amherd, che ha ricevuto 218 voti su 244 schede distribuite, e Alain Berset, che ne ha ottenuti 214.

 Anche altri tre consiglieri federali uscenti hanno conseguito ottimi risultati personali: Ueli Maurer (213), Simonetta Sommaruga (192 voti) e Guy Parmelin (191). Durante la rielezione di Karin Keller-Sutter (a cui sono stati assegnati 169 voti), il suo compagno di partito Marcel Dobler ne ha ottenuti 21 e 14 sono stati attribuiti a persone sparse, anche se nessuno attaccava il seggio della ministra di giustizia e polizia.

 Soltanto in occasione della rielezione del ministro degli affari esteri esteri, v’è stata una vera suspense: oltre ai voti andati a Cassis e Rytz, 11 sono stati attribuiti a persone sparse e vi sono state sei schede bianche. Il liberale-radicale ticinese ha comodamente superato la maggioranza assoluta di 120 voti al primo turno.

 Sin dalle prime dichiarazioni dei capigruppo si è capito che la maggioranza del Parlamento era intenzionata optare per la concordanza e per la stabilità politica della Svizzera. L’eccellente risultato di Ueli Maurer, il primo a essere sottoposto al verdetto delle due Camere riunite, ha poi condizionato il proseguimento delle altre rielezioni. Salvo il PS, i partiti governativi hanno mostrato che tenevano alla riconferma dei membri dell’esecutivo in carica.

 L’Assemblea federale procede ora all’elezione del cancelliere della Confederazione. L’unico candidato in lizza è l’uscente Walter Thurnherr, proposto dal gruppo popolare democratico. In seguito, dopo aver assistito alla cerimonia del giuramento dei consiglieri federali e del cancelliere, le Camere riunite procederanno all’elezione della presidente della Confederazione per il 2020. Secondo il turnover, la carica spetta a Simonetta Sommaruga.

 La giornata si chiuderà con l’elezione del vicepresidente del Consiglio federale per il 2020. La carica incombe a Guy Parmelin.

Ore 10:49 

Rieletta anche Karin Keller-Sutter (PLR) con 169 voti su 206 voti validi. L’intero Consiglio federale uscente è dunque riconfermato.

Ore 10:31

Viola Amherd del Partito popolare democratico è stata rieletta con 218 voti su 232 schede valide.

Ore 10:11

Nessuna sorpresa: il consigliere federale uscente Ignazio Cassis, del Partito liberale radicale, è stato rieletto con 145 voti su 238 schede valide. La sua sfidante, la verde Regula Rytz ha ottenuto 82 voti.

Ore 9:53

Guy Parmelin (UDC) rieletto con 191 voti su 204 schede valide.

Ore 9:35

Alain Berset (PS) rieletto con 214 voti su 230 schede valide.

Ore 9:17

Simonetta Sommaruga (PS) rieletta con 192 voti su 218 schede valide.

Ore 8:56

Il consigliere federale Ueli Maurer (UDC) è stato rieletto al primo turno con 213 voti su 221 schede valide.

Ore 8:40

Nessuna sorpresa durante la dichiarazione delle intenzioni di voto dei gruppi parlamentari: mentre Balthasar Glättli a nome del Partito ecologista svizzero, ha rivendicato un seggio in governo per il suo partito, ottenendo il sostegno del Partito socialista, i partiti di centro destra hanno fatto sapere di voler rieleggere i membri uscenti. Nel gruppo verde liberale i voti si divideranno fra Verdi e liberali radicali.

Ore 8:00

Oggi si saprà se Regula Rytz riuscirà a entrare nel governo federale. Secondo gli addetti ai lavori – che hanno valutato a fondo le dichiarazioni dei vari parlamentari, capigruppo e presidenti di partito – all’ecologista l’entrata in governo rimarrà preclusa.

La giornata inizia  con la rielezione da parte dell’Assemblea federale (le due camere del Parlamento riunite) dei consiglieri federali uscenti. Tutti si ripresentano per un nuovo mandato di quattro anni, nell’ordine: Ueli Maurer (Unione democratica di centro), Simonetta Sommaruga (Partito socialista), Alain Berset (PS), Guy Parmelin (UDC), Ignazio Cassis (Partito liberale radicale), Karin Keller-Sutter (PLR) e Viola Amherd (Partito popolare democratico).

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Se per molti di loro la riconferma sarà una formalità o poco più, lo stesso non si può dire per i due ministri PLR uscenti e in particolare per il ticinese Ignazio Cassis. I Verdi, forti del loro successo alle recenti elezioni federali, hanno infatti candidato la loro presidente Regula Rytz.

A fine novembre, nell’ufficializzare la candidatura di Rytz, i Verdi avevano esplicitamente detto di voler attaccare un seggio liberale-radicale, partito sovra rappresentato con due seggi nell’esecutivo. Rytz aveva dichiarato di mirare alla poltrona di Cassis.

Visti i rapporti di forza in Parlamento, per essere eletta Rytz ha però bisogno, oltre che del sostegno compatto della sinistra, anche dell’appoggio di Verdi liberali e PPD. Quest’ultimo partito, considerato ago della bilancia, ha però già fatto sapere che non la voterà. Una eventuale elezione di Rytz sarebbe dunque un autentico exploit, oltre a una enorme sorpresa.

Lo scenario più verosimile rimane quindi lo status quo. Le altre possibilità – come l’elezione di Rytz al posto della PPD Viola Amherd, o l’elezione di un Verde e di un Verde liberale al posto di un ministro PS e uno PLR, come suggerito dall’eminenza grigia dell’UDC Christoph Blocher – sono ancora meno probabili.

Una volta scelta la composizione del governo, il Parlamento proseguirà con l’elezione del Cancelliere della Confederazione. L’unico candidato in lizza è l’uscente Walter Thurnherr, proposto dal gruppo PPD.

Dopo aver assistito alla cerimonia del giuramento dei Consiglieri federali e del Cancelliere, l’Assemblea federale procederà con l’elezione del Presidente della Confederazione per il 2020. Secondo il turno, la carica spetta a Simonetta Sommaruga.

La giornata si chiuderà con l’elezione del vicepresidente del Consiglio federale per il 2020. La carica incombe a Guy Parmelin

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