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Eleonora, fu libera scelta?

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Aveva un bel sorriso, Eleonora, ragazza padovana. E chi la conosceva è unanime nel ricordarla come una brillante studentessa. Se l'è portata via una leucemia linfoblastica acuta. Potrebbe essere una non notizia. Invece, il suo è diventato un caso, che non occupa soltanto la stampa italiana, perché ripropone il problema (che a volte diventa dramma) del rapporto fra una scelta privata e la possibilià di intervento dello Stato per proteggere la vita di un proprio cittadino.

Ora, la questione è quanto “libera e consapevole” sia stata questa scelta. I genitori della ragazza sono infatti seguaci della medicina alternativa, e fin qui tutto bene. Ma lo sono in modo radicale, e soprattutto sono affascinati dalle teorie del medico tedesco Rykee Geerd Hamer: il quale considera qualsiasi malattia, quindi anche i tumori, come una reazione dell’organismo a eventuali traumi non risolti, per cui la chemioterapia sarebbe soltanto un’ inutile e devastante perdita di tempo. Tre anni fa la ragazza aveva perso il fratello, stroncato a 22 anni da un aneurisma; e non molto tempo una cara amica era stata uccisa da un cancro nonostante il ricorso alla chemio.

Lino, il papà di Eleonra , è un giornalista, noto per queste sue posizioni, nonché per la dichiarata ostilità (spesso illustrata anche nel suo blog, ora chiuso) contro qualsiasi tipo di vaccinazione, perché ritenute all’origine di malattie anche tumorali, e per questo più volte citato dai cosìddetti “anti-vaccinari”. La ragazza si ammala quando è ancora minorenne. Il primario dell’Ospedale Oncoematologo di Padova, Giuseppe Basso, suggerisce subito di seguire il metodo tradizionale: “Poteva salvarsi – assicura – , perché la sua malattia è curabile, ed è statisticamente dimostrato che in quattro casi su cinque si guarisce”. Quindi una media di successo più che incoraggiante, attorno all’ottanta per cento. Ma, data la minore età della ragazza, è necessario il “consenso informato” dei genitori. Che invece lo negano, sostenendo che Eleonora é d’accordo con la loro decisione. Il medico li denuncia al Tribunale per i minorenni, che addirittura decidono di privarli della potestà genitoriale. Una pubblica disputa che mobilita diversi abitanti di Bagnoli – cittadina di residenza della famiglia -, con tanto di raccolta di firme in favore dei genitori.

La vicenda ha anche un’appendice ticinese. Eleonora viene ricoverata per alcune settimane al San Giovanni di Bellinzona. Curata – spara una parte della stampa italiana- “con cortisone e vitamina C”, come se un ospedale apprezzato per le cure antitumorali potesse limitarsi a questo tipo di terapia, o addirittura potesse in qualche modo condividere le idee di papà Lino. L’Ente ospedaliero cantonale é dunque costretto a precisare che la legislazione elvetica vieta di imporre a una persona capace di discernimento una qualsiasi terapia, e precisa soprattuto che durante il suo ricovero a Bellinzona ci si è prodigati nel consigliare l’approccio chemio-terapico, considerate appunto le ottime possibilità di guarigione.

La vita di Eleonora (diventata maggiorenne poche settimane fa, quando ribadì la sua scelta anti-chemio) si è spenta mercoledì scorso. Il padre Lino sostiene che l’ha uccisa lo stress causato da giudici e medici; questi ultimi gli rinfacciano la ‘scelta scellerata’ di non aver voluto affidare la figlia alle cure tradizionali di comprovato successo. Naturalmente – come avvenuto di recente per il ricovero urgente di un bimbo, pericolosamente denutrito, di genitori vegani – in rete si ripropone l’immancabile confronto/scontro fra chi difende la libertà di cura e dunque papà Lino, e chi ritiene invece che Eleonora, influenzata dai genitori, sia solo l’ultima vittima di credenze che purtroppo ancora oggi mietono vittime quando esistono invece cure riconosciute internazionalmente. Di questo é vittima la ragazza padovana. Quanti seguaci delle teorie di Hamer, radiato dall’ordine, e imprigionato in Germnia e in altri paesi, sanno oltretutto delle sue allucinanti teorie antisemite legate alla chemio? Balzane, allucinanti teorie espresse in una serie di lettere dal 1986 al 2006, dove sosteneva che la chemioterapia sarebbe uno strumento inventato dagli ebrei per uccidere i non ebrei?

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