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La scuola dell’obbligo in Svizzera riapre con le lezioni in classe

Quattro ragazze con mascherina al primo giorni di scuola in una scuola professionale del canton Argovia.
Se per la scuola dell'obbligo il quadro si presenta omogeneo (rispetto delle misure di igiene ma senza mascherina), per i licei e gli istituti professionali le autorità cantonali hanno fatto scelte diverse. Keystone / Urs Flueeler

Riaprono le scuole in undici cantoni svizzeri. Gli altri cantoni seguiranno il 17 agosto. In Ticino le scuole riaprono solo il 31 agosto. Per la scuola dell'obbligo in tutta la Svizzera le lezioni inizieranno in presenza nel rispetto delle misure di igiene ma senza mascherina (perlomeno per bambini e ragazzi).

Nella scuola dell’obbligo il rispetto della distanza sarà prescritto solo fra gli adulti e non fra i ragazzi. Le mascherine sono sconsigliate (facoltative) negli istituti comunali (quindi scuola dell’infanzia ed elementari). Quanto agli insegnanti, potranno coprirsi bocca e naso in classe (ma non saranno tenuti a farlo), mentre vigerà l’obbligo negli spazi comuni come l’aula docenti, i corridoi e gli ingressi. 

Per i licei e gli istituti professionali le autorità cantonali hanno fatto scelte diverse, scelte che nel tempo – avvertono un po’ tutti – potranno cambiare in base all’evoluzione dei contagi.

In generale, i cantoni della Svizzera orientale hanno adottato misure meno severe. Berna, Ginevra e Lucerna – come altri – impongono invece la mascherina sia ai docenti che agli allievi se non c’è un metro e mezzo fra loro. Il primo precisa che la distanza deve essere “stabile”: volto scoperto, quindi, soltanto una volta seduti al proprio banco. Il più prudente è Vaud, dove tanto gli studenti quanto il personale dovranno indossare la mascherina durante l’intera permanenza nell’istituto, inclusi gli spazi all’aperto.

Gli insegnanti vodesi riceveranno due esemplari al giorno e così anche gli allievi, ma solo fino al 6 settembre, poi dovranno arrangiarsi. Forniture temporanee sono previste anche nelle classi ginevrine, di Basilea Campagna, vallesane e argoviesi, così come in quelle lucernesi (anche elementari e medie) per eventi particolari come le escursioni. Nella maggior parte dei cantoni, invece, la spesa andrà a carico delle famiglie.

Ecco il servizio del Tg:

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Docenti preoccupati

I docenti elvetici chiedono alcune misure per il rientro a scuola, tra cui l’istituzione di un responsabile della protezione della salute negli istituti. Non solo. 

In seguito all’insegnamento a distanza praticato nei vari cantoni, il divario di rendimento si è ulteriormente ampliato tra gli allievi “avvantaggiati” e coloro che – sul piano educativo – lo sono meno, hanno spiegato.

Per il nuovo anno, sarà necessario prestare maggiore attenzione a quegli alunni per i quali sono emerse lacune nell’apprendimento nel corso del confinamento. Le risorse aggiuntive promosse durante l’insegnamento a distanza a causa della pandemia devono quindi essere disponibili per tutto il nuovo anno scolastico.

Strumenti digitali adeguati

Per quanto riguarda le misure di igiene e di protezione, l’emergenza degli ultimi mesi ha mostrato quanto le scuole abbiano bisogno di un sistema volto a proteggere la salute. Per questo motivo i docenti chiedono l’introduzione di un responsabile della tutela della salute negli istituti scolastici, con una formazione adeguata.

I docenti dovrebbero inoltre ricevere, come altri impiegati in tutta la Svizzera che attualmente operano in telelavoro, una compensazione finanziaria per l’utilizzo del proprio equipaggiamento privato.

La scuola in Ticino

Il 31 agosto le lezioni in Ticino riprenderanno in presenza e la mascherina non sarà obbligatoria in aula. Questa la decisione annunciata dal Consiglio di Stato per l’inizio dell’anno scolastico.

Tre scenari erano stati preannunciati il 16 luglio per la ripresa delle lezioni nelle scuole ticinesi: quello della normalità, la versione ibrida a metà tempo e settimane alterne (variante di quella già sperimentata a conclusione dello scorso anno scolastico) e l’insegnamento interamente a distanza.

Alla luce della situazione epidemiologica, la scelta del Consiglio di Stato è caduta sulla scuola in presenza come auspicato dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport: gli allievi del cantone saranno dunque normalmente in aula dal 31 agosto. Non saranno tenuti inoltre a portare una mascherina. 

Sul caso ticinese ecco ancora un servizio del Tg:

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tvsvizzera.it/fra con ATS E RSI


 

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