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Dopo i roghi la Turchia travolta da maltempo, decine morti

Si susseguono le catastrofi naturali: l'ultima in ordine di tempo è rappresentata dal maltempo che ha imperversato sulla Turchia. KEYSTONE/AP/Ismail Coskun sda-ats

(Keystone-ATS) Almeno 27 morti, migliaia di evacuati, centinaia di villaggi in blackout e gravi danni a ponti e infrastrutture. È un bilancio tragico quello che emerge dalle inondazioni che hanno colpito il nord della Turchia.

Un Paese già fortemente provato da due settimane di incendi ininterrotti, oggi finalmente controllati ma che hanno lasciato una scia dolorosa di almeno 9 vittime accertate, oltre a migliaia di capi di bestiame uccisi dalle fiamme. E mentre rientra l’emergenza incendi in Grecia, dove sono stati domati i violenti roghi che hanno colpito il Paese per due settimane, sale l’allarme in Spagna, dove si prevedono temperature roventi in quasi tutto il Paese e diverse zone sono in allerta per l’elevato rischio di incendi.

Le alluvioni in Turchia hanno colpito la regione del Mar Nero, nel nord, dove una persona risulta ancora dispersa, mentre è in corso una vasta operazione di ricerca e soccorso. Finora sono state evacuate oltre 1400 persone ed altre 740 circa si sono rifugiate in alloggi destinati agli studenti. Le forti piogge hanno provocato un blackout in circa 330 villaggi. E secondo la Protezione civile, cinque ponti sono crollati e molti altri hanno subito danni.

Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha visitato il distretto di Bozkurt nella provincia di Kastamonu, dove è per le alluvioni è anche crollato un condominio di otto piani. “Lo Stato è al vostro fianco”, ha detto il leader, prima di partecipare ai funerali delle vittime.

Intanto, Ankara ha confermato che dopo 14 giorni di roghi ininterrotti, tutti gli incendi che hanno devastato numerose regioni turche sono stati domati. Il ministro delle Politiche agricole e forestali, Bekir Pakdemirli, ha spiegato che per lo spegnimento dei 270 roghi stimati, che hanno interessato principalmente le zone mediterranee e sudoccidentali, sono stati impegnati oltre 70 tra aerei ed elicotteri locali e 26 canadair inviati da altri Paesi.

E anche i drammatici roghi che hanno sconvolto per due settimane la Grecia, mettendo in ginocchio l’isola di Evia e altre zone del Paese, sono finalmente sotto controllo. “A partire da ieri, non c’è un grande fronte attivo, solo tasche sparse”, hanno detto i vigili del fuoco. I roghi hanno causato il peggior disastro ecologico della Grecia degli ultimi decenni, devastando oltre 100’000 ettari di foreste e terreni agricoli, ma Atene assicura che nonostante gli incendi e la pandemia, l’economia crescerà quest’anno.

E mentre si sgonfia l’emergenza incendi in Grecia, cresce la preoccupazione in Spagna, dove quasi tutto il Paese è in allerta per le alte temperature. Così come altre zone del Mediterraneo, il Paese vive infatti un’intensa ondata di caldo che dovrebbe prolungarsi anche nel week-end. Previste temperature particolarmente alte nella zona centrale, orientale e meridionale della Penisola Iberica e alle Baleari, con un possibile picco di 46 gradi in Andalusia. Con queste temperature, diverse zone del Paese sono in allerta anche per l’elevato rischio di incendi.

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