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Domenico Trezzini: l’architetto di Pietro I

Il primo Palazzo d'inverno progettato nel 1711 da Domenico Trezzini. www.stpetersburg2003.ch

Dal Malcantone a San Pietroburgo: la brillante storia dell’architetto ticinese che fra i primi diede forma alla città sulla Neva.

Ancora oggi il carattere tardo barocco dell’antica capitale dell’impero russo è definito dalla mano dell’architetto ticinese.

Fra i grandi festeggiati di questo giubileo c’è Domenico Trezzini (1670-1734). Già attivo in Danimarca come architetto, fu chiamato fin dal 1703 da Pietro I per realizzarne un sogno: costruire una nuova capitale tutta europea per il grande impero russo.

Il ticinese Trezzini era figlio d’arte e fu incaricato della gestione dei lavori. Sotto di lui un esercito di pianificatori, muratori, decoratori, urbanisti. Alcune opere chiave del paesaggio di San Pietroburgo portano la sua firma. Fra queste la fortezza di Pietro e Paolo, l’omonima cattedrale e il Palazzo d’estate. Ma anche i tracciati dei viali e i progetti per innumerevoli palazzi e parchi sono suoi.

Le sue opere si distinguono per la sobrietà di gusto tardo barocco. Un lavoro impregnato di spirito nordico, malgrado le origini sudalpine. La sua opera fu continuata, dopo la sua morte, dal figlio Pietro Antonio.

Le braccia dimenticate

La città è nata sul delta del fiume. Un terreno ostico per costruire palazzi e monumenti fatti per durare secoli e illustrare nel tempo la grandezza dei regnati che l’hanno voluta.

Analogamente a Venezia, San Pietroburgo poggia su milioni di tronchi conficcati nelle sabbie del fiume. Migliaia di schiavi e servi della gleba hanno permesso al genio degli architetti come Trezzini di far sorgere dall’acqua un miracolo che dura ancora oggi.

In quest’anno di festeggiamenti il Ticino e San Pietroburgo dedicano un’attenzione particolare al capomastro del sogno di un regnante. In luglio in Russia e in autunno in Ticino ci sarà una grande esposizione interamente dedicata al primo direttore dei lavori che ha lasciato il suo segno indelebile in riva alla Neva.

swissinfo, Daniele Papacella

Il Trezzini fa parte di una tradizione fortunata di mastri costruttori dell’ambito lombardo durata diversi secoli. I primi esponenti, originari delle zone dell’attuale Ticino, si incontrano già nel Quattrocento. Ma è dopo la conquista del sud da parte dei Confederati a inizio Cinquecento che questa emigrazione specializzata ottiene i suoi risultati più importanti.

Il più conosciuto è Francesco Borromini, un maestro del barocco nella Roma dei papi. Innumerevoli artigiani dello stucco e dell’architettura si sono invece diretti a nord.

Le loro opere sono disseminate in Baviera, Austria, in Polonia e Russia. Il periodo barocco è il più importante, mentre nell’Ottocento questa attività ha perso d’importanza.

Ancora oggi comunque questa tradizione di fantasia e capacità tecnica nelle costruzioni ha un suo seguito nella Svizzera italiana. Numerosi sono gli architetti di fama internazionale.

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