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Giuseppe Conte ottiene la fiducia del Senato

Un discorso di 75 minuti che ha confermato punto per punto il contratto di governo siglato tra Lega e Movimento Cinque stelle, confermando anche l'appartenenza all'alleanza atlantica e il rispetto dei parametri europei, in una Ue più equa. Primo discorso davanti al Senato del nuovo Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte.

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Il nuovo presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte si è preso la scena parlamentare elencando martedì al Senato italiano le priorità dell’esecutivo che sta nascendo. Al termine del discorso e dopo le dichiarazioni di voto da parte dei gruppi parlamentari è iniziata la chiamata nominale dei senatori per esprimere il loro voto sulla mozione di fiducia. Infine l’Aula del Senato ha dato la fiducia al governo Conte. I “sì” sono sono stati 171, 117 i “no” e 25 gli
astenuti. Domani sarà la volta della Camera.

Discorso

Il premier Conte assicura “la convinta appartenenza all’Alleanza atlantica, con gli Stati Uniti d’America quale alleato privilegiato”. Ma annuncia “una apertura alla Russia, che ha consolidato negli ultimi anni il suo ruolo internazionale in varie crisi geopolitiche” e si cercherà “una revisione del sistema delle sanzioni”. Più “ortodossa” la posizione europea: “l’eliminazione del divario di crescita tra l’Italia e l’Unione Europea è un nostro obiettivo, che dovrà essere perseguito in un quadro di stabilità finanziaria e di fiducia dei mercati”.

Immigrazione

Dopo aver assicurato che l’Italia “chiederà con forza il superamento del regolamento di Dublino”, Giuseppe Conte ha parlato a lungo di immigrazione premettendo che non sarà un governo “razzista”. Ma si fermerà il “business degli immigrati”, ci saranno procedure efficaci di identificazione e si renderanno “effettive le procedure di rimpatrio”. “Cambia che metteremo fine al business dell’immigrazione, cresciuto a dismisura sotto il mantello di una finta solidarietà”, ha garantito tra gli applausi della sua maggioranza.

Flat tax

Il premier le ha definite “misure rivoluzionarie”. Si tratta dell’ormai conosciuta Flat tax, ovvero usando le sue parole, “una riforma fiscale caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni che possa garantire la progressività dell’imposta, in piena armonia con i principi costituzionali”. Misura che verrà accompagnata con l’inasprimento “dell’esistente quadro sanzionatorio amministrativo e penale, al fine di assicurare il carcere vero per i grandi evasori”.

Reddito di cittadinanza

Ovviamente nel programma ci sono il reddito di cittadinanza, i tagli alla politica e alle pensioni d’oro. “I cittadini hanno diritto a un salario minimo orario, a un reddito di cittadinanza e a un reinserimento al lavoro qualora si ritrovino disoccupati”. Ma anche l’introduzione della pensione di cittadinanza per i pensionati con le entrate più basse. Al contrario verranno toccate le pensioni che superano i 5000 euro netti al mese.

Euro, non si esce

“Vogliamo ribadirlo? Ribadiamolo. L’uscita dall’Euro – ha sottolineato Conte – non è mai stata in discussione, non è in discussione. Non è entrata nel contratto di governo e non è un obiettivo che ci proponiamo in questa legislatura”

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