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Dogane, 2015: più cocaina e più migranti

Le Guardie di confine della Regione IV hanno presentato il loro bilancio di attività; in drastico aumento anche i documenti falsificati

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Merce contraffatta, ingenti sequestri di droga, flussi migratori, persone ricercate. È quanto riportano le guardie di confine nel loro bilancio di attività del 2015. Per il futuro, preoccupa la forte pressione delle ondate di profughi.

“Una buona guardia di confine deve essere anche un buon ladro.” Con queste parole scherzose si è voluto sottolineare l’ottimo fiuto che le Guardie di confine hanno dimostrato di avere lo scorso anno.

Non solo sono stati scovati oggetti contraffatti, pacchetti di sigarette nascosti nelle automobili, ma soprattutto sono state intercettate montagne di cocaina: 51,5 chili nel 2015 a fronte del chilo e mezzo del 2014. I 25 chili presenti sul tavolo giovedì sono stati trovati in un colpo solo in aprile, nascosti in una Porsche. Si tratta di uno dei più grossi sequestri di cocaina mai avvenuti in Ticino.

Per quanto riguarda le persone ricercate, si assiste a una diminuzione: 2’800 nel 2014, 2’506 nel 2015. Un dato da leggere in chiave positiva: grazie ai controlli serrati si preferisce non transitare in Ticino. Tuttavia esigere un maggior presidio alle dogane, è stato detto, non garantirebbe più sicurezza ai cittadini. La criminalità oggi è molto più mobile.

Il grosso capitolo rimane quello della migrazione. I dati già riferiti l’altro giorno parlano chiaro: 10’873 i soggiorni illegali in Ticino nel 2015, 7’300 nel 2014; 8’709 le richieste d’asilo lo scorso anno, 5’761 l’anno precedente.

A fronte di questi aspetti sono drasticamente aumentati i documenti falsificati: 664 nel 2015, 369 nel 2014.

La pressione migratoria alle frontiera Sud rimane uno dei punti caldi sui quali le guardie di confine intendono prestare la massima attenzione anche in futuro.

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