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Le campane della discordia

Le lamentele a causa del rumore potrebbero mettere fine alla tradizione di suonare le campane. Keystone

Un’istituzione culturale o un rumore fastidioso? Le campane delle chiese in Svizzera scandiscono il tempo, richiamano la gente alla preghiera e irritano una parte dei loro vicini. Un malcontento che ha spinto alcune chiese ad abbassare il volume dei rintocchi o a rinunciare allo scampanio durante la notte.


Un venerdì sera di fine estate. Tutti i campanili di Berna si sono messi a suonare in occasione del festival delle chieseCollegamento esterno. In una gioiosa cacofonia, le campane della città hanno riecheggiato nel centro storico per un buon quarto d’ora, attirando numerosi ascoltatori.

«Per me non è rumore, ma musica. Le campane delle chiese hanno tutte suoni diversi. È musica per le mie orecchie», dice a swissinfo.ch Dominik Däppen, un campanaro della regione del lago di Thun.

L’uomo può capire coloro che sono meno entusiasti e ha un paio di idee per attenuare quello che alcuni percepiscono come un fastidio. «Si potrebbe rendere le campane un po’ meno rumorose. Ad esempio con un isolamento acustico, come qui alla cattedrale di Berna, oppure modificando il loro meccanismo o i batacchi», ritiene Dominik Däppen.

In Germania, «molti campanili sono isolati con pannelli di legno o di metallo, per assorbire parte del suono», osserva Matthias Walter, presidente della Gilda dei suonatori di carillon e dei campanologi svizzeriCollegamento esterno.

Le campane svizzere, prosegue, non sono più rumorose di quelle in Europa. La tipica architettura dei campanili, relativamente aperta, potrebbe però amplificarne il suono. Un’altra differenza è la frequenza con cui rintoccano.

«In Francia le campane suonano solitamente una volta all’ora. In Svizzera succede ogni quarto d’ora e poi di nuovo all’ora piena, con un’altra campana», spiega Matthias Walter. In Italia, sottolinea, la frequenza dei rintocchi dipende dalla regione. «Al nord le campane suonano più spesso e ci sono più campanili aperti».

Un rischio per la salute?

In tribunale vince la tradizione

Quattro casi riguardanti il rumore delle campane sono giunti fino al Tribunale federale, la più alta istanza giuridica della Svizzera. Il verdetto dei giudici è sempre stato a favore delle campane.

In un caso che ha coinvolto la chiesa evangelica riformata di Gossau, nel canton Zurigo, la corte ha respinto il ricorso di un abitante sostenendo che il mantenimento della tradizione delle campane è una questione d’interesse pubblico.

Il querelante, che si era installato accanto alla chiesa pensando che le campane suonassero soltanto la domenica, si è allora rivolto nel 2010 alla Corte europea per i diritti umani di Strasburgo. Il caso è però stato dichiarato irricevibile nel dicembre 2013.

Per l’associazione LärmsensibleCollegamento esterno (“sensibile al rumore”), che milita per una Svizzera più silenziosa, quattro volte all’ora e 24 ore al giorno, è troppo. «Il rumore delle campane impedisce alla gente di dormire. Questo genera stress che può far ammalare», dice a swissinfo Samuel Büechi, portavoce dell’associazione.

Le campane rappresentano dunque un rischio per la salute? È possibile, ritiene l’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam), che ha una sezione che si occupa dell’inquinamento acusticoCollegamento esterno.

«Ci sono buone ragioni per credere che il rumore provochi reazioni di stress e che ciò possa avere effetti a lungo termine sulla salute», indica Mark Brink, psicologo e collaboratore scientifico dell’Ufam.

Le autorità federali possono regolamentare il rumore provocato dal traffico e dall’industria, ma non possono intervenire presso le chiese. «Non esistono restrizioni esplicite in merito al rumore provocato dalle campane delle chiese durante la notte. È un conflitto che deve essere risolto a livello locale. Se possibile, bisognerebbe però evitare di suonare le campane durante la notte. Meno rumore c’è e meglio è. È la nostra posizione», dice Mark Brink.

Un buon compromesso, aggiunge, potrebbe essere di zittire le campane tra le dieci di sera e le sei o le sette del mattino, come hanno già fatto numerose chiese. Stando a un’indagine del quotidiano Tages-Anzeiger, 15 delle 34 chiese protestanti e 16 delle 24 chiese cattoliche di Zurigo hanno rinunciato a suonare le campane di notte.

Quest’anno, la chiesa evangelica riformata nel quartiere di Höngg, nella periferia di Zurigo, ha ad esempio deciso di tenere le campane a riposo durante le ore notturne. I parrocchiani hanno dato il loro accordo in seguito al malcontento espresso dagli abitanti. Sempre a Höngg, la chiesa cattolica aveva rinunciato agli scampanii notturni già da parecchio tempo.

«Sono abbastanza sicuro che la tradizione di suonare le campane, perlomeno di notte, sparirà entro cinque o dieci anni», prevede Mark Brink, che per puro caso ha sempre vissuto in prossimità di una chiesa. «Le parrocchie pensano che sia politicamente più saggio rinunciare volontariamente, piuttosto che attendere le lamentele della gente».

Ding-dong

Ma se la gente si oppone al suono delle campane, per quale motivo sceglie di vivere nelle vicinanze di una chiesa? «Non ci sono abbastanza posti che sono al contempo calmi e abbordabili», risponde Samuel Büechi di Lärmsensible. «È molto difficile trovare un appartamento silenzioso, in particolare se non si possiede un’automobile e se non si vuole vivere troppo lontano dal centro città».

Molte persone non pensano al suono delle campane quando cercano un appartamento, secondo Matthias Walter. È soltanto dopo aver traslocato che si rendono conto che le campane si sentono anche di notte.

Le reazioni tipiche, prosegue, sono due: «Alcuni si dicono: ‘Accidenti, mi svegliano, ma vediamo come va’. Poi, dopo alcune settimane, si abituano e non ci pensano più». Altri decidono invece di prendere subito il toro per le corna, ciò che significa spesso discussioni tese e azioni legali.

«Ogni volta che queste persone sentono il suono delle campane, si irritano visto che questo ricorda loro la lotta che hanno intrapreso», afferma Matthias Walter.

Va comunque ricordato che per molti il suono delle campane ha un effetto psicologico positivo, sottolinea Mark Brink. «Si sentono meglio, si sentono a casa. Hanno la sensazione che Dio stia vegliando in un qualche modo su di loro. Per queste persone, le campane hanno un significato psicologico, ciò che le distingue da altri tipi di rumore».

Traduzione dall’inglese di Luigi Jorio

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