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Aumentano gli effettivi degli uffici di collocamento

Un uomo di spalle mentre consulta su una bacheca gli annunci di lavoro
Nelle grandi imprese, le maggiori ondate di licenziamenti sono previste nel terzo e quarto trimestre del 2020. Keystone / Laurent Gillieron

Gli Uffici regionali di collocamento hanno aumentato il loro organico a causa dell'incremento del numero di disoccupati. Secondo un sondaggio pubblicato martedì dal quotidiano "Blick", negli ultimi mesi sono stati creati oltre 200 nuovi posti di lavoro.

Questo porta il numero totale dei dipendenti degli Uffici di collocamento (Urc) a circa 1’500. L’aumento del personale è necessario perché il tasso di disoccupazione ha già raggiunto il 3,4% a maggio. Ciò corrisponde a 40’000 persone in più in cerca di lavoro rispetto a febbraio, quando la percentuale era del 2,5%, indica il Blick. I dati di giugno saranno pubblicati questa settimana.

I Cantoni prevedono una progressione del numero di disoccupati, soprattutto dopo le vacanze estive

L’aumento del numero dei collaboratori negli Urc varia notevolmente da cantone a cantone. Zurigo è di gran lunga il cantone che ha maggiormente incrementato il suo personale, con 77 nuovi posti creati da febbraio. Questo dovrebbe allentare un po’ la pressione sui consulenti e sull’amministrazione. Inoltre ci si vuole preparare all’ondata di licenziamenti dei prossimi mesi, viene aggiunto.  

Anche i cantoni di Ginevra, Berna e Argovia si sono preparati creando ciascuno circa 30 nuovi posti di lavoro. Quelli di Neuchâtel, Basilea Città e Lucerna ne hanno previsti una decina.

I Cantoni prevedono una progressione del numero di disoccupati, soprattutto dopo le vacanze estive, secondo lo specialista delle risorse umane Pascal Scheiwiller, citato dal Blick. Nelle grandi imprese, le maggiori ondate di licenziamenti sono previste nel terzo e quarto trimestre del 2020.

Tra i cantoni interpellati dal Blick, solo Uri non prevede di creare ulteriori posti di lavoro negli Uffici regionali di collocamento. Il carico di lavoro supplementare sarà gestito attraverso misure interne.

Il servizio del telegiornale:

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Disoccupazione nei paesi Ocse

Intanto è stato pubblicato martedì il dato sulla disoccupazione nei paesi Ocse. Essa raggiungerà un livello record, al 9,4%, entro la fine del 2020 (quarto trimestre) e inizierà a diminuire solo nel 2021. E quanto scrive l’Ocse, l’organizzazione internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica con sede a Parigi, nelle Prospettive sull’Occupazione 2020Collegamento esterno.


tvsvizzera.it/fra con RSI
 

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