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Disoccupazione ai minimi da vent’anni

Disoccupazione stabile a livelli molto bassi in Svizzera.
Disoccupazione stabile a livelli molto bassi in Svizzera. Keystone / Martin Ruetschi

A luglio il tasso dei senza lavoro in Svizzera è rimasto stabile al 2,0%: la contrazione è pari a 0,8 punti su base annua, cifre che non si vedevano da vent'anni a questa parte. 

Il numero delle persone senza impiego iscritte agli uffici regionali di collocamento (URC) è sceso a fine mese a 91’474 – in flessione di 1’037 rispetto a giugno e di 36’805 nel confronto con lo stesso mese del 2021 – che è la cifra più bassa dal dicembre 2001.

A livello regionale sono i cantoni francofoni quelli più colpiti dal fenomeno, pur restando tutti ampiamente sotto la soglia psicologica del 4%: 3,8% nel canton Giura, 3,7% a Ginevra, 3,0% in Vaud (3,0%) e 2,8% a Neuchâtel. Con un tasso dello 0,6%, Appenzello interno è invece il cantone con meno disoccupati mentre Zurigo, capitale economica e finanziaria della Confederazione, registra un 1,7%.

I disoccupati in cerca d’impiego registrati nel mese scorso erano 163’315, il 3,3% in meno rispetto a giugno e il 25,5% in meno di dodici mesi prima mentre per quel che riguarda il lavoro ridotto (cassa integrazione) a maggio (ultimo dato disponibile) ha interessato 5’552 persone, ovvero 1’315 in meno rispetto al mese precedente e il numero delle aziende coinvolte è sceso del 18%.

Va comunque precisato che la statistica elaborata da Berna (Seco) differisce da quella in vigore a livello internazionale (Ilo) poiché non ricomprende le persone che hanno perso il diritto alle indennità e si trovano generalmente a beneficio dell’assistenza pubblica.

La situazione sul mercato del lavoro in Svizzera viene definita “eccellente” da Boris Zürcher, direttore della divisione del lavoro presso la Segreteria di stato dell’economia (Seco), che nei prossimi mesi prevede un ulteriore calo della disoccupazione, malgrado l’aumento dei timori relativi a una recessione.

In luglio è stata riscontrata un’evoluzione favorevole in tutti i settori, anche se per motivi stagionali un maggior numero di persone ha trovato impiego soprattutto nel rami della ristorazione o dell’edilizia.

Boris Zürcher ha sottolineato in particolare il calo significativo registrato nella fascia solitamente dei 50-64enni, che è stato di 0,1 punti (al 2,0%). Una contrazione che il dirigente della Seco ritiene notevole per questa categoria di lavoratori potenzialmente problematica.

Per l’intero anno 2022, gli economisti della Segreteria di Stato prevedono un tasso di disoccupazione medio del 2,1%.

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