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Depositata iniziativa contro uso pesticidi e antibiotici

Depositata iniziativa contro uso pesticidi e antibiotici (foto d'archivio). KEYSTONE/DPA/A3512/_ROLAND WEIHRAUCH sda-ats

(Keystone-ATS) L’iniziativa popolare “Acqua potabile pulita e cibo sano – No alle sovvenzioni per l’impiego di pesticidi e l’uso profilattico di antibiotici” è stata depositata oggi alla Cancelleria federale con 114’420 firme.

Il suo testo mira a tagliare le sovvenzioni dirette agli agricoltori che ricorrono alle sostanze in questione.

Le sottoscrizioni sono state raccolte nell’arco di una decina di mesi, informa un comunicato odierno degli iniziativisti. Il testo prevede che la Confederazione provveda affinché l’agricoltura contribuisca efficacemente a garantire l’approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari sane e acqua potabile pulita.

I pagamenti diretti saranno sottoposti alle condizioni di rispettare le esigenze ecologiche come la conservazione della biodiversità, una produzione esente da pesticidi e un effettivo di animali che può essere nutrito con il foraggio prodotto nell’azienda.

Queste sovvenzioni saranno tolte alle imprese agricole che fanno un uso profilattico di antibiotici nella detenzione di animali o il cui sistema di produzione rende necessario la somministrazione regolare di antibiotici. La concessione di altri aiuti (per ricerca, formazione e investimenti) sarà sottoposta alle stesse condizioni.

Tale iniziativa è indispensabile perchè l’utilizzo intensivo di pesticidi e antibiotici nell’agricoltura contamina le nostre acque, distrugge la biodiversità, inquina i suoli e favorisce lo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici, sostengono i fautori del testo.

Dal 1996, la Confederazione ha investito annualmente miliardi di franchi per favorire un’agricoltura che produce derrate alimentari naturali ed ecologiche, nel rispetto del benessere degli animali da reddito. Il popolo confida che il denaro venga investito a questo scopo, ma – secondo gli iniziativisti – la realtà è ben diversa: quasi tre stazioni di sorveglianza di acqua sotterranea su quattro, nelle zone agricole coltivate intensamente, presentano concentrazioni di residui di pesticidi superiori ai valori prescritti per legge.

Inoltre, ricerche dimostrano la presenza di decine di sostanze attive di pesticidi in numerosi corsi d’acqua, contravvenendo così alla legislazione sul controllo dell’inquinamento idrico. L’agricoltura ne è in gran parte responsabile, viene precisato dagli iniziativisti.

Per quanto riguarda gli antibiotici, che rappresentino una tra le maggiori minacce per la salute della popolazione, si denuncia che continuano ad essere utilizzati per prevenzione negli allevamenti svizzeri.

L’iniziativa è sostenuta da diverse organizzazioni ambientaliste, di protezione della natura e degli animali tra cui Greenpeace Svizzera, BirdLife Svizzera, Federazione svizzera di pesca e piscicoltura, l’associazione “Tier-im-Fokus” e Swissveg.

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