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Dentro Scotland Yard regna il caos

Cressida Dick, prima comandante donna della storia di Scotland Yard, il dipartimento di polizia di Londra con competenze nazionali su alcuni dossier investigativi importanti, ha annunciato le proprie dimissioni. Scontro politico sulla sua successione.

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Le dimissioni arrivano a seguito di una serie di scandali che hanno coinvolto il corpo. Proprio mercoledì il sindaco di Londra, Sadiq Khan, le aveva indirizzato una sorta di ultimatum: si attendeva da lei la presentazione di un piano concreto “entro i prossimi giorni o al massimo settimane” per ripristinare la fiducia nel principale corpo di polizia britannica dopo le recenti denunce su casi di razzismo, sessismo, discriminazione, misoginia o bullismo che hanno coinvolto almeno 14 agenti.

Al vertice supremo della Metropolitan Police (nome ufficiale di Scotland Yard) fin dal 2017, Cressida Dick, 61 anni, decorata con il cavalierato dalla regina Elisabetta in persona, era stata rinnovata l’anno scorso per un secondo mandato fino al 2024 dallo stesso Khan d’intesa con Priti Patel, ministra dell’interno Tory del governo centrale britannico, da cui il dipartimento dipende in coabitazione in quanto forza di coordinamento nazionale dell’antiterrorismo. Ma il ripetersi delle denunce e le accuse d’inazione lanciate contro di lei l’avevano in seguito rimessa in discussione. Fino a alla rottura definitiva.

Ora è subito partito lo scontro sul successore, uno scontro che è anche di natura politica. L’incarico è di grande rilievo, a maggior ragione in questa fase molto delicata perché la polizia londinese sta svolgendo le indagini anche sui party proibiti durante il lockdown che potrebbero far cadere il premier Johnson.
 

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