Prospettive svizzere in 10 lingue

Parola ai cittadini per idee innovative nella politica migratoria

Workshop in sette città della svizzera hanno generato idee per contribuire alla creazione di un approccio innovativo nella politica migratoria elvetica. foraus.crwodcity.com

Come uscire dallo stallo, causato dalla forte polarizzazione, nella politica migratoria in Svizzera? La parola è stata data ai cittadini tramite un progetto di crowdsourcing, che ha permesso di raccogliere un centinaio di proposte. Ora spetta al pubblico designare le migliori.

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“Crowd-Thinking Migration”: è il nome della piattaforma lanciata sulla rete lo scorso aprile dal think-tank di politica estera svizzera ForausCollegamento esterno, che ha anche organizzato dei workshop in sette città del Paese, tra cui Zurigo, Basilea, Berna, Losanna e Ginevra. Obiettivo: attirare idee innovative grazie alla cosiddetta intelligenza collettiva (“swarm intelligence”) per sviluppare la politica di integrazione in Svizzera.

Al laboratorio di idee hanno partecipato principalmente rappresentanti della società civile, di organizzazioni internazionali e studenti universitari, indica il leader del progetto, Jonas Nakonz.

L’appello in tre lingue – tedesco, francese e inglese – si è rivelato fruttuoso: sono pervenute 101 proposte da sottoporre al giudizio del pubblico, che ha potuto votare online. Una giuria di esperti ha poi scelto le 15 che ha considerato migliori. Queste saranno dibattute da 200 decisori in un simposio, il 7 settembre a Zurigo. Intitolato “Mercato delle idee sulle migrazioni”, il convegno non è aperto al pubblico. Per promuovere le idee vincitrici, Foraus prevede di pubblicarle in un libro.

L’intento del think-tank in tutta questa operazione è di trovare un nuovo approccio politico rispetto alle problematiche di immigrazione. “Realizzeremo una visione comune per la Svizzera quale nazione di migrazione”, aveva scritto sulla piattaforma nell’appello alle idee.

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La gamma di proposte è vasta: si spazia “da piccole misure molto concrete, quale per esempio quella di registrare tutti i colloqui ufficiali con i richiedenti l’asilo, a grandi visioni, come la concessione dei diritti politici a tutti i residenti”, dice Jonas Nakonz.

Ambasciatori biculturali, green card…

Tra le molteplici proposte presentate sulla piattaforma “Crowd-Thinking Migration”, figurano per esempio l’introduzione di “ambasciatori biculturali”, un’iniziativa per coordinare progetti di migrazione, l’introduzione del sistema di immigrazione simile alla “green card” negli Stati Uniti e la creazione di unità di consulenza nei paesi da cui provengono i profughi.

Una serie di suggerimenti punta al coinvolgimento di scuole, ricercatori e mass-media, al fine di creare un ambiente favorevole a garantire la protezione e le prospettive per i rifugiati e al mantenimento di “un senso condiviso di comunità in una società globalizzata”. Molte proposte sono focalizzate sulle modalità per agevolare l’integrazione dei migranti, in particolare assicurando loro l’accesso al mercato del lavoro.

I richiedenti asilo hanno bisogno non solo di protezione, bensì anche di una prospettiva a lungo termine, della possibilità di partecipare alla vita sociale, spiega Laurence Duke sulla piattaforma.

Per il presidente di Foraus, Nicola Forster, è chiaro che la politica migratoria svizzera necessita urgentemente di una nuova visione. “Dobbiamo concepire la migrazione come un’opportunità”, sottolinea.

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(Traduzione dall’inglese: Sonia Fenazzi)

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