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Dazi: Cina, no escalation ma pronti a difendere interessi

La Cina non vuole un inasprimento delle tensioni commerciali con gli Usa. Nella foto il vice premier cinese Liu He. KEYSTONE/AP/MARK SCHIEFELBEIN sda-ats

(Keystone-ATS) La Cina non vuole un inasprimento delle tensioni commerciali con gli Usa nel giorno dell’avvio del secondo round negoziale a Washington tra le delegazioni guidate dal segretario al Tesoro Steven Mnuchin e dal vicepremier Liu He.

Il portavoce del ministero del Commercio cinese Gao Feng ha però ribadito che Pechino difenderà i suoi interessi auspicando che gli Stati Uniti intraprendano “azioni concrete” per risolvere il caso di Zte, la compagnia tecnologica di sistemi tlc a rischio chiusura per il bando di sette all’export di chip e componenti americani alla base dei sui prodotti.

Zte, per le autorità Usa, non ha onorato gli impegni presi dopo aver violato il bando alla vendita di beni sensibili a Iran e Corea del Nord. “Non vogliamo l’escalation – ha aggiunto Gao, nel briefing settimanale – Ovviamente siamo anche preparati a ogni possibilità”.

Washington lavora a nuovi dazi per 150 miliardi di dollari sui prodotti contro le pratiche di Pechino che impone alle società Usa di trasferire tecnologia per l’accesso ai mercati. Pechino ha ventilato una contromossa da 50 miliardi di dollari.

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