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Dalla Russia alla Svizzera: ecco chi sono le persone più scomode

Protestors dressed in yellow and blue Ukraine colors wave signs saying Stop War and Stop Putin
Vladimir Putin e Viktor Vekselberg (destra) durante un incontro a Mosca, 2017. Imago/russian Look

La Svizzera è ritenuta una delle destinazioni mondiali preferite dalle persone di nazionalità russa molto benestanti che hanno legami con il Cremlino.

Passaporti multipli, visti e residenze rendono difficile tracciare l’esatta posizione dell’oligarchia russa. Studi legali e di consulenza finanziaria sono impegnati a oscurare le tracce dei loro miliardi con società di comodo e fondi fiduciari.

Distinguere la realtà dalla finzione è tutt’altro che semplice. Ma le impronte digitali inconfondibili di alcuni russi sanzionati sono rinvenibili in Svizzera – e non solo nel sistema bancario.

I residenti confermati

Viktor Vekselberg è il miliardario russo più visibile in Svizzera. Ha preso la residenza nel 2007 e da allora vive nel Paese alpino, nonostante sia stato oggetto di sanzioni nel 2018 e di misure più recenti.

Ha annunciato il suo arrivo con una serie di acquisizioni di società attraverso la sua holding Renova. Le sanzioni imposte dopo l’invasione russa della Crimea lo hanno costretto a ridurre la sua partecipazione personale nel panorama industriale svizzero per evitare di esporre queste aziende a restrizioni commerciali. A marzo, gli Stati Uniti si sono mossi per sequestrare uno yacht e un jet privato, accusando Vekselberg di avere stretti legami con Vladimir Putin.

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Dmitry Pumpyansky, Mosca 2021. Reuters / Sergei Ilnitsky

Il gruppo mediatico Tamedia riferisce di altre quattro persone di nazionalità russa con una residenza svizzera confermata: Andrey Melnichenko, Dmitry Pumpyanski, sua moglie e suo figlio. Non è chiaro invece se la presunta amante di Putin, Alina Kabaeva, viva in Svizzera insieme al loro presunto figlio.

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Andrei Melnichenko, Mosca 2018. Reuters / Sergei Karpukhin

Chi non risiede sicuramente nella Confederazione è Alisher Usmanov. Il Canton Vaud è stato spinto a smentire tali voci sollevate dalla stampa, dicendo che il magnate del ferro “non ha alcuna autorizzazione di residenza in Svizzera”.

Visti dorati

Il proprietario della squadra di calcio del Chelsea, Roman Abramovich, ha da tempo legami d’affari con la Svizzera, secondo Tamedia. Ma nel 2016, la Polizia federale ha bloccato il suo tentativo di ottenere un visto di residenza nel Canton Vallese, sostenendo che rappresentava un “rischio reputazionale per la Svizzera e una minaccia alla sicurezza pubblica”.

Circa 85 russi e russe possiedono i cosiddetti “visti d’oro” in Svizzera, ha riferito la Segreteria di Stato della migrazione a Tamedia. Questi permessi di residenza prevedono una procedura velocizzata per certe persone abbienti, se le autorità ritengono che questo sia di “interesse pubblico”.

Abramovich non sarà tra questi, dal momento che il suo ricorso contro la decisione della Polizia federale non è andato a buon fine nei tribunali svizzeri.

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Roman Abramovich, Londra, 2022. Reuters / John Sibley

Mattoni e malta

Niente si distingue come una villa sul lago o una casa di vacanza alpina. Le autorità e i media svizzeri sono impegnati a rintracciare le proprietà dei russi sanzionati.

Petr Aven, uno dei principali azionisti del gruppo che possiede la più grande banca privata russa Alfa, ha recentemente visto sequestrata la sua lussuosa villa di montagna nell’Oberland Bernese.

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Petr Aven, Mosca, 2017. Sputnik Via Afp / Maksim Blinov

I media hanno fatto i nomi di altri oligarchi con proprietà svizzere, come Gennady Timchenko. Nel 2014, il magnate delle materie prime sanzionato è stato costretto a vendere la sua partecipazione nella società di commercio del petrolio Gunvor, che opera a Ginevra.

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Gennady Timchenko, San Pietroburgo, 2017. Imago/russian Look

Mentre le autorità elvetiche sostengono di star congelando i beni di queste persone, comprese le proprietà, sono spesso riluttanti a fornire dettagli precisi, citando regole di riservatezza.

Danni collaterali

L’ex capo della banca Julius Bär per la Russia, l’Europa centrale e orientale, Evgeni Smuschkovich, è stato costretto a dimettersi, a causa dei suoi legami con un oligarca russo sanzionato.

Il gruppo bancario con sede a Zurigo ha affermato che si è trattata di una manovra per “proteggere la banca”, senza fornire ulteriori dettagli.

Ma il sito web InsideParadeplatz riporta che Smuschkovich è sposato con la figlia di un oligarca bielorusso, Mikalai Varabei, il quale è stato sanzionato per i suoi presunti legami con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko.

Non solo affari in Svizzera

Le persone benestanti di nazionalità russa sono attratte dalla Svizzera anche per ragioni che vanno al di là delle banche e gli affari.

Le scuole private e gli ospedali esclusivi attirano una clientela facoltosa da tutto il mondo. Le famiglie russe fanno studiare i loro figli anche in istituti come il Lyceum Alpinum e l’Istituto Rosenberg. E si rivolgono al gruppo Hirslanden e alla clinica Schloss Mammern per trattamenti sanitari a cinque stelle.

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