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Von der Leyen: “Nella pandemia, l’Europa ha agito unita”

Ursula von der leyen
Ursula von der Leyen presiede la Commissione europea dal primo dicembre 2019. Keystone / Yves Herman / Pool

Crisi pandemica, Afghanistan e ripresa economica: sono i temi principali che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affrontato mercoledì nel suo discorso sullo stato dell’UE.

“Se rifletto sull’anno passato e sullo Stato dell’Unione vedo una forte anima in tutto quello che facciamo”, ha sottolineato Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell’Unione al Parlamento europeo.

“Nella principale crisi sanitaria mondiale ci siamo uniti per garantire a tutti gli angoli d’Europa di avere dei vaccini salvavita e abbiamo proceduto con Next generation EU e con il Green Deal – ha aggiunto. Abbiamo agito come Europa unita e di questo possiamo essere fieri”. “Il lavoro che dobbiamo fare verso un’unione europea sanitaria – ha proseguito – è un grande passo avanti abbiamo dimostrato che quando agiamo insieme agiamo rapidamente”.

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La presidente della Commissione europea ha inoltre rilevato che “siamo leader nel mondo sui vaccini. Oltre il 79% della nostra popolazione è vaccinata.” Inoltre “ci siamo già impegnati a condividere 250 milioni di dosi” di vaccini anti-Covid con i paesi più poveri, e “annuncio oggi che la Commissione aggiungerà una nuova donazione di altri 200 milioni di dosi fino alla metà del prossimo anno”.

Equità sociale e imposta minima

Ha quindi sostenuto che “dobbiamo riflettere su come la crisi ha colpito la nostra economia e per questo la Commissione rilancerà la discussione sulla governance economica: l’obiettivo è generare un consenso sulla strada da seguire”. “L’Unione europea non ripeterà gli errori” dell’ultima crisi finanziaria.

La presidente della Commissione ha quindi affermato che “l’equità sociale deve andare insieme all’economia fiscale. Se le imprese realizzano profitti è grazie alla qualità delle nostre infrastrutture” e del nostro sistema “perciò mi pare il minimo che diano il loro contributo”: proporremo un programma per rintracciare le società fantasma e “faremo di tutto per chiudere l’accordo sull’imposta minima”.

E ancora: “fare affari nel mondo è positivo, è un bene ed è necessario ma non può essere fatto a spese della dignità e delle libertà individuali. Proporremo un divieto di vendita dei prodotti realizzati con il lavoro forzato”, ha detto Ursula von der Leyen aggiungendo che “i diritti umani non sono in vendita”. Entro la fine dell’anno verrà anche proposta “una norma per contrastare la violenza sulle donne si tratta della dignità di tutte e anche di giustizia e questo corrisponde all’anima dell’Europa”.

Quanto ai giovani, “dobbiamo fare in modo che non si creino ulteriori fratture, l’Europa ha bisogno dei giovani, incoraggiamo chi non ha lavoro, chi non studia e non fa formazione: per loro ci sarà un nuovo programma: Alma offrirà ai giovani la possibilità di effettuare delle esperienze professionali temporanea in un altro stato membro”. “Proporremo di dichiarare il 2022 l’anno europeo dei giovani”, ha aggiunto.

Aiuti umanitari all’Afghanistan

Ursula von der Leyen ha anche affrontato la questione afghana, annunciando che “stiamo al fianco degli afghani. Dobbiamo fare di tutto per evitare il rischio di una grande carestia e di un disastro umanitario. Per questo aumenteremo il nostro aiuto umanitario per l’Afghanistan di cento milioni di euro, parte di un nuovo pacchetto di sostegno per l’Afghanistan”.

E sulla migrazione ha sostenuto che “il nuovo patto su migrazione e asilo mette a disposizione tutti gli strumenti” per far fronte a situazioni come quella al confine con la Bielorussia. Ma “i progressi sono lenti. È il momento di avere una politica migratoria a livello Ue. È una questione di fiducia. La migrazione non deve essere più usata come un argomento per dividerci”, ha affermato la presidente dell’esecutivo europeo.

In materia di difesa “lavoriamo con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg su una nuova dichiarazione congiunta che sarà presentata prima della fine dell’anno. Dobbiamo investire nella nostra partnership. Ma questa è solo una parte dell’equazione. Dobbiamo fare di più da soli”, ha sostenuto annunciando che “con (il presidente francese Emmanuel) Macron convocheremo un vertice sulla difesa europea” il prossimo anno.


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