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La Corea del Nord promette “dure reazioni contro i provocatori”

Sale di ora in ora la tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord dopo l’invio di Washington di una squadra navale guidata dalla portaerei Carl Vinson verso la penisola coreana annunciato ieri.

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La rabbiosa reazione è stata affidata a un portavoce del Ministero degli esteri secondo cui “la Corea del Nord è pronta a reagire a ogni tipo di guerra desiderato dagli Stati Uniti”. Le “spericolate mosse americane” per invadere il paese, viene precisato nel dispaccio riportato dall’agenzia stampa Kcna, “hanno toccato una fase seria dei suoi scenari” e “prenderemo le più dure reazioni contro i provocatori per difenderci da potenti forze armate”.

A questo proposito Pyongyang considererà gli USA “pienamente responsabili delle catastrofiche conseguenze legate alle sue azioni oltraggiose”.

La Carl Vinson, terza portaerei a propulsione nucleare della classe Nimitz, doveva dirigersi in Australia ma è stata dirottata verso nord-est in risposta ai continui lanci di missili da parte di Pyongyang, l’ultimo dei quali è avvenuto mercoledì scorso. Ma avvisaglie di un’accentuazione della crisi si erano avute già dopo il bombardamento americano di giovedì della base aerea siriana di Shayrat con 59 razzi tomahawk.

Proprio nei giorni scorsi il segretario americano Tillerson aveva avuto incontri con i massimi dirigenti cinesi nel suo viaggio ufficiale nel paese asiatico, tradizionale alleato del regime di Kim Jong-un. 

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