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USA: i democratici sul punto di conquistare anche il Senato

persona regge un cartello
Raphael Warnock sarà con ogni probabilità il primo senatore afroamericano della storia della Georgia. Keystone / Edward M. Pio Roda

A sorpresa, i due seggi al Senato in gioco in Georgia potrebbero essere stati vinti dai due candidati democratici. In questo caso, Joe Biden potrebbe contare per almeno i prossimi due anni su una maggioranza in entrambe le Camere del Congresso.

Nel giorno in cui il Congresso statunitense dà il via al processo di ratifica dei voti dei grandi elettori e quindi della vittoria del presidente eletto Joe Biden, quest’ultimo può iniziare a tirare un altro sospiro di sollievo. Il risultato – ancora parziale – delle elezioni per i due rimanenti seggi al Senato in palio in Georgia sembrano infatti arridere agli esponenti democratici.

L’esito del duello tra il candidato democratico Raphael Warnock e la senatrice repubblicana uscente Kelly Loeffler sembra ormai suggellato. Con un margine di oltre un punto percentuale, il pastore protestante diventerà verosimilmente il primo rappresentante afroamericano della Georgia nella Camera alta del Congresso statunitense.

Gli occhi sono ora tutti puntati sull’altro ballottaggio, quello che vede opporsi il democratico Jon Ossoff al repubblicano David Perdue. In questo caso, i due candidati sono separati da una manciata di voti (Ossoff è in testa con però meno di 20’000 preferenze). Tuttavia, la maggior parte dei voti ancora da scrutinare provengono da aree urbane dove i democratici generalmente fanno la corsa in testa.

Il leader dei democratici in Senato, Chuck Schumer, non ha da parte sua atteso il verdetto ufficiale per rallegrarsi della vittoria dei due esponenti del suo partito.

Se l’elezione di Warnock e di Ossoff sarà confermata, la Camera alta del Congresso sarà divisa perfettamente a metà: 50 eletti democratici e altrettanti repubblicani. In caso di parità in una votazione, a fare da ago della bilancia sarà la vicepresidente Kamala Harris.

Joe Biden potrà così contare su entrambe le Camere del Congresso per condurre la sua politica.

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Trump non demorde

Malgrado questa doppia maggioranza, il nuovo presidente statunitense non avrà vita facile. Come già in passato, alcuni senatori democratici centristi potrebbero in alcuni casi frenare la sua azione, votando come i repubblicani.

Ma soprattutto, Biden dovrà far fronte a un paese spaccato in due. Una spaccatura che l’uscente Donald Trump ha provato ulteriormente ad allargare mercoledì, organizzando un comizio a Washington coi suoi simpatizzanti.

“Non ci arrenderemo mai, non concederemo mai” la vittoria, ha dichiarato Trump davanti ad alcune migliaia di fan radunatisi nel parco a sud della Casa Bianca per la manifestazione ‘Save America’. E naturalmente il presidente uscente non ha mancato di denunciare – senza fornire anche questa volta nessuna prova – brogli in Georgia. “”Questa volta è andata un po’ meglio perché avevamo più occhi per controllare le elezioni ma sono riusciti a truccarle lo stesso”, ha affermato Trump.

Intanto, il vicepresidente Mike Pence ha comunicato che non si opporrà alla ratifica della vittoria di Joe Biden, come glielo aveva chiesto Donald Trump.

Pence, che presiederà la seduta del Congresso durante la quale verrà appunto confermata l’elezione del democratico, si è trincerato dietro agli “obblighi” della Costituzione, secondo cui il vicepresidente ha in questa occasione un semplice ruolo protocollare.

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tvsvizzera.it/mar/agenzie con RSI (TG del 6.1.2021)

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