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Sessant’anni fa, a soli 36 anni, ci lasciava Marilyn Monroe

Marilyn con il secondo marito, Joe DiMaggio
Marilyn con il secondo marito, il campione di baseball Joe DiMaggio. Keystone

Sessant’anni fa, nella notte tra il 4 e il 5 agosto 1962, moriva Marilyn Monroe, considerata la diva delle dive cinematografiche. Aveva solo 36 anni ed era nel pieno di una carriera inarrestabile, fermata brutalmente da un’overdose di barbiturici. L’attrice americana resterà così per sempre giovane, per sempre nel pieno della sua bellezza, rendendola davvero un mito e un riferimento nell’immaginario collettivo.

La versione ufficiale dichiarò un “probabile suicidio”, ma tante furono le tesi controverse, tra cui la morte per omicidio commissionato da Robert Kennedy e perpetrato dal dottor Ralph Greenson – psichiatra di Marilyn – con un’iniezione letale, oppure l’assassinio compiuto dalla mafia di Chicago per vendicarsi dei Kennedy che gli avevano fatto la guerra.

Quale che sia stata la causa, Norma Jean Baker, questo era il suo vero nome, lasciò un vuoto incolmabile nel pubblico di tutto il mondo, diventando istantaneamente una leggenda. Il mondo all’epoca fu sconvolto al punto che una settimana dopo si registrò un’impennata di suicidi “globale”.

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Intanto, dopo tanto tempo, fanno ancora furore i suoi cimeli: “A sessant’anni dalla morte lei continua a essere una celebrità di serie A per cinefili, collezionisti, fan e musei di tutto il mondo”, ha detto Martin Nolan, il direttore della Casa d’asta Julien’s di Los Angeles che a fine luglio ha venduto un abito di William Travilla – lo stilista che realizzò i costumi di scena per sei film della Monroe – per 218’750 dollari, oltre il doppio della stima di partenza.

Uno fu indossato nel classico del 1954 “Follie dell’anno”, ma l’abito più famoso, ovviamente, è il “naked dress” portato per tre o quattro minuti – e forse danneggiato – qualche mese fa da Kim Kardashian: era così attillato che fu cucito addosso a Marilyn in un camerino del Madison Square Garden per cantare “Happy Birthday Mister President” a John Kennedy con cui, si mormorava allora, aveva avuto una storia.

Ma si vociferava pure che la donna fosse stata l’amante pure del fratello di John, Bob Kennedy, che – sempre sulla base di ipotesi – la costrinse ad abortire dopo esser rimasta incinta di lui; per inciso lui dalla moglie Ethel ebbe undici figli. L’incerta ricostruzione di quanto accadde nella notte del 5 agosto ’62 vede tra l’altro la presenza dello stesso Bob Kennedy a casa di Marilyn la sera prima del decesso, ma nella realtà la 36enne attrice sarà per sempre un autentico simbolo della femminilità, che riposa da sessant’anni in un loculo del Pierce Brothers Westwood Memorial Park Cemetery a Westwood (Los Angeles).

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