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Un paio di centinaia di turisti britannici ‘uccel di bosco’ a Verbier

sciatori ammassati davanti a una cabinovia
In tempi normali, durante la settimana di Natale, a Verbier affluiscono circa 50'000 turisti e un quinto di loro proviene dal Regno Unito. Quest'anno, invece, il tasso d'occupazione degli alberghi si aggira attorno al 30-40%. Keystone / Jean-christophe Bott

Nella località sciistica vallesana un paio di centinaia di turisti britannici, che avrebbero dovuto rimanere in quarantena, se la sono discretamente data a gambe. Il ministro della sanità Alain Berset ha ammesso lunedì che "non tutto è funzionato alla perfezione".

Verbier è una delle stazioni sciistiche svizzere più blasonate ed attira molti turisti britannici. Quest’anno, però, i clienti provenienti da oltre Manica giunti nella Confederazione verso Natale hanno avuto una brutta sorpresa: ad attenderli non vi erano infatti le piste innevate bensì unicamente le quattro mura delle camere d’albergo o degli appartamenti.

Il 21 dicembre scorso, infatti, il Governo svizzero ha decretato l’obbligo di quarantena per dieci giorni per tutte le persone entrate nella Confederazione dalla Gran Bretagna e dal Sudafrica dopo il 14 dicembre. Il motivo del provvedimento è da ricondurre alla diffusione di una variante più contagiosa del coronavirus, apparsa appunto in questi ultimi due paesi.

Questa situazione ha spinto un paio di centinaia di turisti britannici (sui 370 registrati prima di Natale) presenti a Verbier a scappare durante la notte, stando a quanto riportato domenica dalla SonntagsZeitung e confermato nel frattempo dalle autorità municipali.

“Gli albergatori si sono resi conto che i clienti erano partiti vedendo che i vassoi dei pasti non erano stati intaccati”, ha indicato il responsabile della comunicazione del comune Jean-Marc Sandoz. “Non possiamo biasimarli – ha aggiunto. Nella maggior parte dei casi la quarantena era insostenibile. Immaginate cosa significhi alloggiare in quattro in una camera d’albergo di 20 metri quadrati”.

“Non tutto è funzionato alla perfezione”

Su quanto avvenuto a Verbier si è espresso lunedì anche il ministro della sanità Alain Berset. “Non tutto è funzionato alla perfezione”, ha ammesso il consigliere federale, precisando però che il Governo non è responsabile dell’applicazione delle misure (la competenza è dei cantoni).

Berset ha aggiunto di non sapere dove siano andati i turisti, anche se si può supporre che molti siano tornati a casa.

Il ministro della sanità ha poi sottolineato che la situazione venutasi a creare quando è stata decretata la quarantena è stata molto difficile: “Abbiamo dovuto decidere in poche ore cosa fare… Dobbiamo accettare il fatto che in situazioni del genere non tutto funzioni perfettamente”.

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tvsvizzera.it/mar/ats con RSI (TG del 28.12.2020)

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