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Theresa May, sconfitta, succede a se stessa

Formerò un nuovo governo per attuare la Brexit e mantenere il Paese sicuro. Lo ha detto la premier conservatrice Theresa May parlando a Downing Street al ritorno dall'incontro con la regina Elisabetta che l'ha autorizzata a formare un nuovo esecutivo.

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“Il governo che formerò lavorerà per mantenere il Paese sicuro e protetto, dando alla polizia e alle autorità i poteri di farlo” dopo gli attentati di Manchester e Londra, ha sottolineato May.

“La Gran Bretagna adesso ha bisogno di certezze” e i conservatori sono gli unici che possono garantirle.  “Adesso mettiamoci a lavorare, ‘Let’s work!”, ha concluso la premier.

Persa la maggioranza assoluta

Scommessa persa per Theresa May: il suo Partito Conservatore ha sì vinto le elezioni di ieri in Gran Bretagna ma ha perso la maggioranza assoluta in parlamento. La premier però non si dimette e prepara un nuovo governo. La May ha il sostegno del Partito unionista nordirlandese Dup e intende recarsi dalla regina per chiedere l’autorizzazione a formare il nuovo esecutivo. La nomina dei ministri potrebbe avvenire già in giornata.

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Quando manca un solo seggio da scrutinare su 650, i risultati del voto politico in Gran Bretagna consegnano al partito conservatore di Theresa May 318 seggi in Parlamento, dove ne perde 12 e non raggiunge la maggioranza assoluta. Il Labour di Jeremy Corbyn ne ottiene 261 (29 seggi in più). 

Manca Kensington

Manca il risultato nella circoscrizione di Kensington a Londra dove è testa a testa tra la candidata conservatrice, Victoria Borwick, e quella laburista, Emma Dent Coad, e il conteggio è stato sospeso. Il risultato è atteso più tardi nella giornata di oggi o addirittura domani.

Indipendenstisti scozzesi ridimensionati

Brusca frenata per gli indipendentisti scozzesi di Nicola Sturgeon che perdono 21 deputati fermandosi a 35. Dodici seggi ai Lib-Dem (+4), mentre gli unionisti nordirlandesi del Dup ottengono 10 seggi (+2) su cui i Tory potrebbero contare per formare un governo, come sembra essere il caso.

Corbyn: “Theresa May se ne vada”

Non ha avuto peli sulla lingua il leader laburista Jeremy Corbyn nel suo discorso tenuto dopo essere stato rieletto nel suo collegio: “Theresa May ha perso sostegno, ha perso seggi e ha perso voti, io credo sia abbastanza perché se ne vada”. 

Una parabola  discendente per la nuova Lady di Ferro britannica

Era stata accolta a Downing Street, 10 mesi fa, come la nuova Lady di Ferro. E’ uscita dalle urne, la scorsa notte, come una Premier di latta: incerta e ammaccata.  Al termine della notte più buia, Theresa May ha perso consenso, autorevolezza e credibilità, pregiudicando il suo futuro politico.

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Le perplessità dell’Unione europea sui nuovi scenari

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