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Per rilevare lo stress, meglio il mouse e la tastiera

I ricercatori hanno scoperto con sorpresa che il comportamento di mouse e tastiera è un indicatore di stress migliore della frequenza cardiaca. Keystone / Martin Ruetschi

Un'équipe del Politecnico federale di Zurigo ha sviluppato un modello per misurare lo stress dal modo in cui le persone utilizzano il mouse e la tastiera del computer. Un metodo ritenuto più affidabile della frequenza cardiaca.

Questo contenuto è stato pubblicato il 12 aprile 2023 - 09:49
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS

"Il modo in cui digitiamo sulla tastiera e muoviamo il mouse sembra essere un indicatore migliore della frequenza cardiaca per capire quanto ci sentiamo stressati in un ambiente d'ufficio", spiega l'autrice dello studio Mara Nägelin, citata in un comunicato del Politecnico di Zurigo. Secondo la ricerca, le persone stressate muovono il mouse più spesso e in modo meno preciso. Inoltre, commettono più errori di battitura.

L'équipe del Politecnico ha osservato 90 persone che hanno partecipato allo studio, svolgendo compiti d'ufficio il più possibile simili alla realtà, come pianificare appuntamenti o registrare e analizzare dati. I ricercatori e le ricercatrici hanno registrato i dati dei mouse e delle tastiere, nonché la frequenza cardiaca delle persone analizzate, chiedendo loro regolarmente quanto si sentissero stressate.

Attualmente, si sta testando il modello su un campione più ampio, con degli impiegati e delle impiegate che hanno accettato di far registrare questi dati durante il loro lavoro normale.

+ Lo stress, un problema centrale al lavoro

I risultati dello studio potrebbero contribuire a trovare un metodo per rilevare precocemente l'aumento dello stress. In Svizzera, una persona su tre afferma di soffrire di stress sul posto di lavoro.

Un simile strumento solleva però anche questioni spinose. "L'unico modo in cui le persone accetteranno e utilizzeranno la nostra tecnologia è se possiamo garantire l'anonimato e la protezione dei loro dati", afferma la psicologa Jasmine Kerr, coautrice del rapporto. "Vogliamo aiutare i lavoratori e le lavoratrici a identificare precocemente lo stress, non creare uno strumento di monitoraggio per le aziende".

Se volete condividere con noi osservazioni su un argomento sollevato in questo articolo o segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

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