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NoExpo Pranzo popolare

Cibo sano per tutti

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Milano 2 maggio 2015 Piazza 25 Aprile ore 12. Sono arrivati alla spicciolata i militanti di alcuni gruppi del movimento NoExpo a piazza 25 Aprile a Milano , di fronte al Teatro Smeraldo diventato la sede di Eataly e hanno apparecchiato due grandi tavolate. “Pranzo Popolare” è il nome dell’azione mediatica organizzata da alcune realtà milanesi e italiane. I promotori sono stati: Rimaflow, fabbrica recuperata di Trezzano sul Naviglio che si occupa oltre che di rinconvertire il lavoro degli operai anche di facilitare i rapporti tra contadini produttori del parco Sud Milano e gli abitanti del capoluogo lombardo, Genuino Clandestino, un movimento di lavoratori della terra e di precari nato nel Lazio, rappresentanti del Movimento per l’acqua pubblica, qualche consigliere di zona 8 di Milano e normali cittadini. Dopo la grande manifestazione pacifica del primo maggio del movimento Noexpo terminata con le provocazioni e i vandalismi, di un vasto gruppo di black block, hanno deciso di continuare ad essere presenti e di dimostrare la loro contrarietà all’Expo 2015 e ai suoi grandi attori come Eataly e le imprese multinazionali dell’agribussiness come la Monsanto e la Coca Cola.

Piero Maestri uno dei componenti della società coperativa sociale della Fabbrica recuperata Rimaflow ha rimarcato la necessità di una collaborazione tra cittadini e piccoli agricoltori in modo da favorire la nascita di filiere del cibo alternative da quelle della grande distribuzione. La protesta inscenata davanti ad Eataly ha voluto evidenziare il sistema promosso da Oscar Farinetti accusato di sfruttare i piccoli produttori agricoli italiani pagando poco i prodotti della terra. Maestri ha anche sottolineato le opacità nella presenza dell’imprenditore cuneese all’interno dell’esposizione mondiale dove ha monopolizzato con Eataly il settore della ristorazione Italiana senza avere partecipato a nessun bando di gara per l’aggiudicarsi l’incarico.

Tra gli organizzatori anche Andrea Zappa di Genuino Clandestino, movimento che lavora per una piattaforma comune tra lavoratori precari della terra e delle città e si batte per una alimentazione sana e sostenibile cercando di applicare il principio della sovranità alimentare. Concetto coniato nel 1996 a Roma alla FAO durante un grande summit per discutere della fame nel mondo dal movimento internazionale di agricoltori La Via Campesina che conta più di 200 milioni di partecipanti al mondo che dice:

“il diritto dei popoli, delle comunità e dei Paesi di definire le proprie politiche agricole, del lavoro, della pesca, del cibo e della terra che siano appropriate sul piano ecologico, sociale, economico e culturale alla loro realtà unica. Esso comprende il vero diritto al cibo e a produrre cibo, il che significa che tutti hanno il diritto a un cibo sano, nutriente e culturalmente appropriato, alle risorse per produrlo e alla capacità di mantenere se stessi e le loro società.

Siamo solo all’inizio della grande esposizione mondiale che si svolge nella periferia di Milano e questa tavolata e pic-nic per l’autodeterminazione alimentare, come dice Piero Maestri, è solo una delle tante attività che il movimento NoExpo ha programmato per discutere e portare all’attenzione di tutti i problemi dell’alimentazione e le buone pratiche per risolverli.

Antonio Pacor

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