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Morti e feriti dopo una sparatoria in un’università russa

L Università di Perm.
L'autore della sparatoria all'università di Perm sarebbe il 18enne Timur Bekmansurov. Copyright 2021 The Associated Press. All Rights Reserved

Alle elezioni legislative russe, senza sorprese, il partito Russia Unita di Vladimir Putin ha nuovamente conquistato la maggioranza assoluta alla Duma benché in calo di consensi. E proprio mentre si contano i voti, il Paese viene scosso da una sparatoria avvenuta all'università di Perm. 

Con l’80% delle schede scrutinate, la fazione Russia Unita, quella del presidente Vladimir Putin ha ottenuto il 49% dei voti alle elezioni legislative russe. Le denunce di brogli non si sono fatte attendere, ma il Paese è alle prese anche con un’altra faccenda. 

Otto vittime e diversi feriti

Una persona non identificata, probabilmente uno studente 18enne, ha infatti aperto il fuoco in uno degli edifici dell’Università Statale di Perm in Russia, a 1’400 chilometri a est di Mosca. Il bilancio delle persone uccise è salito a otto, ha riferito il Comitato Investigativo Russo alla Tass. Sette feriti sono stati portati in ospedale: lo stato di uno di loro è definito grave, quello di altri sei ‘di moderata gravità’, ha riferito il servizio stampa del Ministero della Salute russo.

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L’autore della sparatoria è stato ucciso dalle forze dell’ordine nel corso dell’operazione di arresto. Lo riporta la Tass citando informazioni preliminari diffuse da una fonte delle forze dell’ordine e un comunicato della stessa università. “Una persona non identificata è entrata nell’edificio universitario e ha aperto il fuoco. Alcuni studenti si sono chiusi negli auditorium delle università per nascondersi dall’aggressore. Alcuni studenti sono saltati fuori dalle finestre. Le forze dell’ordine si stanno dirigendo sul posto”, ha osservato la fonte, aggiungendo che ci sono persone ferite.

L’autore della sparatoria all’università di Perm sarebbe il 18enne Timur Bekmansurov. Lo riporta la testata indipendente Meduza che cita a sua volta i canali Telegram di 112 e Baza. Mash – altro media attivo su Telegram – ha scritto che stava studiando alla facoltà di legge dell’università, specializzandosi in scienze forensi.

Prima della sparatoria, Bekmansurov avrebbe scritto un post su VKontakte – il Facebook russo – in cui chiedeva che le sue azioni non fossero considerate un atto terroristico e affermava di non essere membro di alcuna organizzazione estremista. “Odio me stesso, ma voglio fare del male a tutti quelli che si mettono sulla mia strada”, recitava il post. VKontakte ha poi cancellato il messaggio. Il presidente Putin esprime profonde condoglianze alle famiglie e agli amici delle persone uccise nella sparatoria, fa sapere il Cremlino.

Il servizio del TG sulle elezioni:

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