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Tolta l’immunità al ginevrino Maudet

Il Ministero pubblico ginevrino potrà procedere penalmente contro il Consigliere di Stato Pierre Maudet, accusato di accettazione di vantaggi in relazione al suo controverso viaggio negli Emirati Arabi Uniti. Giovedì in tarda serata infatti, il Gran Consiglio cantonale, riunitosi a porte chiuse in seduta straordinaria, ha revocato l'immunità al già candidato per il governo federale.

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Si tratta di una decisione inedita a Ginevra per un membro del governo in carica, ma che non giunge a sorpresa. Tutti i partiti concordavano sul fatto che fosse necessario fare luce sulla vicenda in cui l’ex sfidante di Ignazio Cassis nella corsa al Consiglio federale è rimasto invischiato. Anche l’interessato, che ieri sera non era presente, si era detto disposto a rinunciare a tale privilegio. 

Bugie su bugie

Maudet ha ammesso di aver mentito su un viaggio compiuto nel 2015 ad Abu Dhabi, dove con la sua famiglia e il suo capo di gabinetto, nel frattempo dimessosi, era stato formalmente invitato da un principe ereditario ad assistere al Gran premio di Formula uno. Volo, in business class, e alloggio sono andati a carico della casa regnante di questo sceicco – Mohamed Bin Zayed bin Al-Nahyan – per un importo di diverse decine di migliaia di franchi. Maudet, all’inizio delle indagini, aveva affermato che la fattura era stata saldata da un imprenditore libanese, “amico di un amico”, ma per gli inquirenti l’uomo, Saïd Bustany, non ha avuto nessun ruolo nel finanziamento della trasferta. 

Ministro depotenziato 

Oltre alla presidenza del governo, passata ad Antonio Hodgers (Verdi), Maudet ha perso lo scorso 13 settembre anche la guida della polizia, affidata a Mauro Poggia (Mouvement Citoyens Genevois). La nuova ripartizione dei compiti è stata decisa poiché ispettori della polizia giudiziaria potrebbero essere chiamati ad istruire l’inchiesta. Stando all’esecutivo, il liberale radicale ha fornito informazioni erronee a più riprese, sia sotto la precedente legislatura sia sotto l’attuale e “ha violato le regole in materia di procedura protocollare e di non accettazione di regali”. 

Tuttavia secondo alcuni, in particolare Ensemble à Gauche, questi provvedimenti non sono sufficienti. Come ribadito ieri da Jean Batou, l’auspicio è che Maudet lasci il Consiglio di Stato. All’inizio della seduta però, la maggioranza dei deputati ha rifiutato di aggiungere all’ordine del giorno una risoluzione in questo senso. Già a fine agosto il partito di sinistra aveva avanzato la stessa rivendicazione, affermando che la gravità dei fatti fosse tale da rendere impossibile per il 40enne continuare a esercitare il suo mandato. 

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