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Le tappe del ritorno alla normalità in Italia

tra i primi aspetti a cadere sarà la necessità del super green pass.
tra i primi aspetti a cadere sarà la necessità del super green pass. Keystone / Ettore Ferrari

Il governo di Roma ha annunciato l'uscita - scaglionata - dalle restrizioni introdotte per arginare la pandemia di Covid-19. Le prime misure cadranno il 1. aprile.

L’Italia è pronta a tornare definitivamente alla normalità attraverso una serie di misure previste dalla road map tracciata dal nuovo decreto del governo, con diverse tappe fino alla fine di questo 2022.

Il paese entra dunque in un’altra fase, per lasciare alle spalle tutte le restrizioni dovute alla pandemia, con due obiettivi principali: “riaprire l’economia” e “limitare l’esperienza della didattica a distanza”, come spiega il premier Mario Draghi, il quale ha anche ringraziato “tutti gli italiani per l’altruismo, la pazienza dimostrata in questi anni. Occorre andare fieri”. 

Il servizio del TG:

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Sul documento – approvato all’unanimità in Consiglio dei ministri (Cdm) – la Lega aveva spinto per anticipare gli allentamenti del Green pass in vista di Pasqua, ottenendo infine una deroga sulle misure per i turisti. Nell’arco dei prossimi tre mesi sono previsti i cambiamenti più significativi, come la fine dell’obbligo del certificato Covid quasi ovunque. Ecco tutte le tappe che accompagneranno gli Italiani fuori dai provvedimenti anti-Covid: 

Primo aprile

L’Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc (fino al 31 dicembre) per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale. Anche il sistema dei colori viene definitivamente abrogato, ma il monitoraggio proseguirà.

Termina l’obbligo di Super Green pass sui luoghi di lavoro per le persone di oltre 50 anni (la sospensione di coloro che ne saranno sprovvisti non avverrà più, ma resta la multa): a chi ha superato questa soglia d’età sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il pass base. Stop al certificato verde sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. 

Non sarà più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Anche nei ristoranti all’aperto non sarà più prevista l’esibizione di alcun certificato. Solo per i turisti stranieri cadrà anticipatamente – già da questa data – l’obbligo del pass rafforzato nei ristoranti. Dal primo aprile decade ovunque il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi – dove per accedervi sarà richiesto il lasciapassare base – sarà possibile occupare il 100% dei posti.

Stop anche alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid-19, anche per i non vaccinati: dovrà restare in autoisolamento solo chi ha contratto il virus mentre chiunque abbia avuto un contatto dovrà applicare il regime dell’autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2. Non ci sarà più quindi distinzione tra vaccinati e non vaccinati come ora.

Primo maggio

Termina l’obbligo del Green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per la ristorazione al chiuso (per i turisti stranieri cade già dal primo aprile), centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Sempre dal primo maggio via l’obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso, anche a scuola. 

15 giugno

Decadono tutti gli obblighi vaccinali come per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Resterà in vigore oltre questa data soltanto l’obbligo del vaccino per il personale sanitario e residenze sanitarie assistenziali (Rsa).

30 giugno

Terminano le modalità di smart working nell’ambito privato così come sono al momento concepite. In particolare, fino alla fine del mese ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto lavoro agile nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore. Viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.

31 dicembre

L’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa. Le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass fino al 31 dicembre.

A proposito di scuola

Dal primo aprile decade la quarantena da contatto (l’obbligo di isolamento resta solo per i contagiati) e pertanto a scuola la didattica a distanza (Dad) resterebbe solo per coloro che hanno contratto l’infezione. In tutte le scuole (compresi nidi e infanzia) anche con almeno quattro casi di positività tra gli alunni di una classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine (alle materne solo gli insegnanti). Riparte la possibilità di svolgere gite e manifestazioni sportive.

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