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La Svizzera (e il mondo) in cordoglio per Tina

persone depositano fiori davanti a un cancello
Fan venuti a omaggiare la star davanti alla sua abitazione a Küsnacht, canton Zurigo. © Keystone / Michael Buholzer

È iniziato nella notte e non si è ancora concluso il pellegrinaggio di decine di fan della regina del Rock'n'roll davanti al cancello della sua abitazione sul lago di Zurigo. Omaggi anche dal mondo politico.  

Sono passate poche ore dall’annuncio del decesso della regina del Rock’n’roll Tina Turner e di fronte alla sua abitazione in Svizzera, il castello Algonquin di Küsnacht, sul lago di Zurigo, decine di persone sono già passate per renderle un ultimo omaggio, depositando fiori, candele e messaggi.  

donna inginocchiata davanti a mazzi di fiori
Per molte e molti fan, la cantante ha lasciato un segno indelebile nel mondo della musica. © Keystone / Michael Buholzer

“Era la regina perché era totalmente coinvolta nella sua musica. Il suo corpo, la sua voce, lei era molto forte”; “Una persona come lei dovrebbe vivere per sempre”; “Sono scioccato. Amo Tina, la regina di tutte le donne”: sono alcune delle testimonianze raccolte dall’agenzia Keystone-ATS tra i fan che si sono raccolti davanti alla sua casa. 

donna fotografa casa di tina turner attraverso un cancello
In pellegrinaggio davanti all’abitazione della cantante. © Keystone / Michael Buholzer

La star si è trasferita in Svizzera nel 1995 con il suo compagno, il tedesco Erwin Bach, oggi 67enne. Nel 2013, tre mesi dopo aver sposato Bach e aver acquisito la cittadinanza svizzera, ha rinunciato a quella statunitense. 

Nella Confederazione il cordoglio è grande: oltre ai fan, hanno espresso la propria tristezza anche i suoi vicini di casa – “Tina Turner era amata dai vicini, era una donna piacevole, modesta e che amava la vita”, ha confidato una vicina a Keystone-ATS – come pure il presidente della Confederazione Alain Berset, che nell’apprendere la notizia del decesso della cantante ha twittato “Con la morte di Tina Turner, il mondo ha perso un’icona. Le sue canzoni e i molti ricordi ad esse associati continueranno a vivere. Penso ai parenti di questa donna superlativa che ha trovato una seconda casa in Svizzera”. 

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Tina Turner non si sentiva a casa solo sulle sponde del lago di Zurigo, ma aveva anche una profonda relazione con Montreux, nel Canton Vaud. Era infatti amica intima di Claude Nobs, fondatore del Festival Jazz. 

“È venuta a più riprese a trovare Claude nel suo chalet di Caux”, sulle colline di Montreux, ha rivelato a Keystone-ATS Thierry Amsallem, presidente della Fondazione Claude Nobs e compagno di quest’ultimo per 25 anni. “Quando è scomparso Claude, abbiamo organizzato una piccola cerimonia nel suo chalet e Tina era venuta a dirgli addio”, si ricorda. 

La Svizzera come casa e come palco 

Tina Turner, oltre a vivere in Svizzera da ormai quasi 30 anni, ha calcato molti palchi della Confederazione: Montreux Jazz Festival, Piazza Grande di Locarno, lo stadio Cornaredo di Lugano, l’Hallenstadion si Zurigo, per citarne solo alcuni. Esibizioni che sono sempre state accolte dal pubblico con grande entusiasmo. Nel 2010 la Radiotelevisione della Svizzera tedesca le consegnò anche lo Swiss Award (massimo riconoscimento musicale elvetico) per la categoria “show”. Due anni dopo arrivò un altro riconoscimento rossocrociato: l’Università di Berna le conferì il dottorato honoris causa per “l’unicità della sua opera musicale e artistica”. 

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La cantante amava la Confederazione: “Qui mi sento a casa” aveva dichiarato in diverse occasioni. Diceva di recarsi regolarmente alle urne, aveva imparato il tedesco e amava la cucina elvetica, formaggi e bürli (i panini rotondi spesso serviti con il Bratwurst, per intenderci) in particolare.  

Una lunga carriera coronata di successi 

Nel corso della sua carriera, iniziata negli anni Cinquanta negli Stati Uniti, Tina Turner ha vinto otto Grammy Awards, il massimo riconoscimento musicale americano. Con successi come “Proud Mary” e “The Best”, ha infiammato le folle di tutto il mondo con la sua voce inimitabile e la sua presenza scenica esplosiva. Sua anche una delle colonne sonore più famose della saga di James Bond 007, Goldeneye. 

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Tina Turner ha sempre dichiarato di non aver paura di invecchiare e in aprile ha confidato al quotidiano britannico The Guardian che sperava di essere ricordata come la “Regina del Rock’n’Roll”. Ed è così che la stanno ricordando in tutto il mondo. 

Il giocatore di basket Magic Johnson si è commosso per la perdita della “leggendaria regina del rock”. Mick Jagger, cantante dei Rolling Stones, l’ha definita “talmente talentuosa” e “calda, divertente e generosa”. Anche il chitarrista della band, Ronnie Wood, ha deplorato la perdita della “regina del rock e della soul”. 

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“I termini ‘leggendario’, ‘icona’, ‘diva’ e ‘superstar’ sono spesso usati impropriamente, eppure Tina Turner li incarna tutti e molti altri”, ha dichiarato dal canto suo Mariah Carey. Gloria Gaynor, un’altra regina della musica, ha ricordato che Tina ha “aperto la strada a tante donne del rock, sia bianche che nere”. 

Il presidente statunitense Joe Biden l’ha acclamata come “l’unica donna ad aver vinto nelle categorie pop, rock e R’n’B” ai Grammy Awards, “segno della sua versatilità, creatività e dell’ampio appeal che ha esercitato su diversi tipi di pubblico”. Una “stella la cui luce non si spegnerà mai”, ha scritto il già presidente statunitense Barack Obama. 

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