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La Russia festeggia il suo “8 marzo” al maschile

La Giornata del difensore della patria, negli anni, si è trasformata nella festa di tutti gli uomini: oltre gli eventi militari ufficiali, si festeggia tra amici

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Uomo agli onori in Russia, martedì, come ogni 23 febbraio. È la Giornata del difensore della patria, che negli anni si è trasformata nella festa di tutti gli uomini, una sorta di 8 marzo al maschile, con la vodka al posto delle mimose.

Alla tomba del milite ignoto, sotto le mura del Cremlino, in molti martedì sono venuti a posare fiori per celebrare il Giorno del difensore della Patria, la ricorrenza con cui da quasi 100 anni in Russia si celebrano tutti gli uomini che hanno servito o servono nelle forze armate. Il 23 febbraio ha un significato profondo per i veterani, come per questo gruppo di ex piloti dell’aeronautica che hanno combattuto in Afghanistan [cfr. video].

“Il popolo è sicuro che l’esercito verrà sempre in suo aiuto per difendere le loro famiglie e tutto il paese”, spiega Valeri, veterano dell’Afghanistan.

Col passare del tempo, però, dopo il crollo dell’Unione sovietica, questa giornata ha perso il suo significato originale ed è diventata più in generale la festa di tutti gli uomini. Accanto agli eventi ufficiali di carattere militare, i festeggiamenti più diffusi sono quelli tra amici e colleghi. Grande importanza è data ai regali, che le donne russe spesso confezionano con le loro mani: piccoli pensieri che si preparano anche in ufficio, durante eventi organizzati appositamente dalle stesse aziende.

Nella società russa è molto netta la divisione dei ruoli e le donne amano ricordare agli uomini che si aspettano da loro protezione in quanto sesso forte.

“Un giorno litighiamo e il giorno dopo li amiamo come prima. Siamo donne…!”, ci dice Liudmila, che lavora in un famoso negozio di regali. Ci mostra quali sono gli articoli più comprati, tutti ad alto tasso di virilità: niente calzini e set da barba, ma armi a salve, attrezzature per caccia o pesca e a un’ampia oggettistica che si richiama alla simbologia sovietica e persino all’antichità.

Ma il 23 febbraio è una festa da passare sopratutto con gli amici; non importa se all’aperto o al chiuso, fondamentale è che non manchi l’alcol. Il luogo di ritrovo per eccellenza del vero uomo russo è la banya, la sauna, dove tra frizioni con rami di betulla e vodka si parla di Dio, come di sport. Altri preferiscono attività meno rilassanti, come un safari su un carro armato. Vero.

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