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La popolazione elvetica è partecipe nella raccolta fondi per l’Ucraina

Il presidente Cassis mentre partecipa a una cerimonia per la Giornata della solidarietà.
Il presidente Cassis mentre partecipa a una cerimonia per la Giornata della solidarietà. © Keystone / Eda/ Pascal Lauener

Le campane delle chiese svizzere hanno suonato all'unisono questa mattina in segno di solidarietà con le vittime della guerra in Ucraina. E, sempre in nome della solidarietà, svizzere e svizzeri si stanno prodigando in una raccolta fondi che ha già superato i 30 milioni di franchi.

Le campane delle chiese hanno suonato in tutta la Svizzera questa mattina in segno di protesta contro la guerra in Ucraina e di solidarietà nei confronti delle persone colpite. Con tale gesto, le chiese cristiane elvetiche hanno voluto invitare i fedeli a pregare e fare una pausa. 

“Le campane suonano per protestare contro questa guerra che colpisce in maniera particolarmente dura la popolazione civile. Le campane invitano alla solidarietà e all’azione”, ha dichiarato la presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera, Rita Famos, in un video diffuso via Twitter.

Oltre a ciò, oggi cade anche la giornata internazionale di solidarietà con la popolazione ucraina organizzata dalla Catena della Solidarietà in collaborazione con la SSR. Alle 09:00 di questa mattina i fondi raccolti avevano già superato la soglia dei 3 milioni di franchi.

“La guerra in Ucraina ha scosso tutti noi. È proprio ora che è importante unirsi e mostrare la nostra solidarietà al popolo ucraino, che è stato così duramente colpito”, ha detto ieri sera ai microfoni della SSR il presidente della Confederazione, Ignazio Cassis.

La giornata nazionale di raccolta fondi della Catena della Solidarietà ci offre un’ottima occasione per farlo e il presidente elvetico ha tra l’altro partecipato oggi in prima persona al centralino della Catena della Solidarietà, raccogliendo le donazioni.

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Donati 30 milioni dall’inizio dell’emergenza

La Catena ha già ricevuto più di 30 milioni di franchi in donazioni dal lancio della campagna di raccolta fondi, ha detto la responsabile della comunicazione Sylvie Kipfer all’agenzia stampa Keystone-ATS. “Dobbiamo tornare allo tsunami del 2004 in Thailandia per vedere questo livello di solidarietà”, ha detto.

Gli appelli alle donazioni sono lanciati attraverso i canali televisivi e radiofonici tradizionali e online dalle 7 alle 23, con il sostegno delle radio regionali e di altri media. Numerose personalità e volontari si mobiliteranno e raccoglieranno le promesse di donazione presso le centrali telefoniche di Ginevra, Zurigo e Lugano.

La Catena della Solidarietà è in costante contatto con le ONG partner della regione, che si impegnano a sviluppare un aiuto adeguato ai bisogni. Per garantire una risposta umanitaria professionale e mirata, la fondazione sta anche inviando due responsabili di progetti al confine polacco.

Come contribuire

Le donazioni per l’Ucraina possono essere effettuate online sul sito www.catena-della-solidarieta.ch, tramite Twint o tramite bonifico sul conto postale 10-15000-6, con la menzione “Ucraina”. È possibile anche donare per telefono al numero 0800 87 07 07.

Le testimonianze di chi scappa:

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