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La mia Svizzera #4: Riccardo Ruggeri

Da operaio, scalò la FIAT fino a diventare top manager; ora è editorialista di ‘Italia oggi’ e vive in Svizzera, “migliore punto d’osservazione”

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Quella di Riccardo Ruggeri, è una storia bella da scriverci un libro (“Una storia operaia”, Brioschi, 2009). Fu assunto nello stabilimento di Mirafiori nel 1953 -predestinato, poiché in FIAT avevano lavorato nonno, padre e madre- e scalò l’azienda fino a diventare uno dei top manager del gruppo.

In questa intervista, Ruggeri evoca la sua infanzia a Torino, quando abitava nella portineria di un condominio in cui poteva osservare tutte le classi sociali: al piano ammezzato vivevano i piccoli professionisti, al piano nobile il conte e la contessa, padroni di casa; al terzo piano un grande professionista e al quarto i figli dei nobili. Una “prima scuola di valutazione delle persone” che completerà dagli anni Sessanta con lo studio dei comportamenti organizzativi e delle leadership.

Ruggeri parla anche dei capi d’azienda di un tempo -avevano uno stipendio contenuto, ma grande potere e autorevolezza- per contrasto con quelli di oggi -“strapagati e interessati al potere e al denaro”- e ricorda l’ingegnere di Dante Giacosa, il progettista della 500: più che paragonabile a Steve Jobs.

Quanto alla sua, personale carriera dirigenziale, Ruggeri si descrive come uno specialista delle crisi: “ogni due o tre anni mi davano un’azienda più grande e più in crisi, io la rimettevo a posto e me ne davano una nuova”. L’apice -e suo ultimo mandato- negli anni Novanta, con il settore dei mezzi agricoli, che risanò dimezzando i dipendenti e raddoppiando il fatturato.

Vive fuori dall’Italia da oltre vent’anni, ma si stabilisce in Svizzera solo in occasione della sua ultima svolta professionale. È editorialista per il quotidiano Italia Oggi -“per questo lavoro la Svizzera è un migliore punto d’osservazione”- ma anche editore. Della sua Grantorino Libri, ci illustra missione.

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Nella versione estesa dell’intervista, oltre a dirci di più del suo progetto editoriale Grantorino, Riccardo Ruggeri spende qualche parola sul CEO-capitalism, definizione che egli stesso ha coniato.

Ci racconta anche di come fu congedato dal dal gruppo FIAT all’apice della carriera, dopo essere stato amministratore delegato di New Holland. Un posto che altri due avevano rifiutato. Ma che per lui, specialista delle crisi, fu l’occasione della vita.

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