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L’ingegnere trentino che contribuì alla costruzione del Canale di Suez

Ritratto di Negrelli.
Di Sconosciuto - Italia Bella, Milano, 31 agosto 1913, Anno VI, numero speciale E. First pubblication: Illustrierte Zeitung, Lipsia, 26 luglio 1856, Pubblico dominio Pubblico dominio

Il nome Alois Negrelli forse non vi dice nulla. Eppure questo ingegnere trentino dell''800 ebbe un ruolo centrale nella costruzione del canale di Suez e fu un'istituzione anche in Svizzera: a lui si deve, ad esempio, la progettazione della prima linea ferroviaria del paese.

Un ingegnere zurighese sta cercando ora di far conoscere il suo nome al grande pubblico e vorrebbe utilizzare la spettacolare carriera di Negrelli per invogliare i giovani a studiare ingegneria.

Saul Toppi ha incontrato per la RSI l’ingegnere civile Daniel Löhr sul Münsterbrücke di Zurigo. Löhr si occupa del reclutamento e della promozione di ingegneri, anche attraverso l’associazione Swiss Engineering e il ponte zurighese in cui i due si incontrano fu progettato proprio da Alois Negrelli. Per lui Löhr ha un’ammirazione sconfinata. 

“È il ponte più antico di Zurigo sulla Limmat che è ancora nel suo stato originale. Negrelli lo aveva progettato con grande lungimiranza, prevedendo che il carico che avrebbe dovuto sopportare sarebbe aumentato con il tempo e studiò come costruirlo in modo che restasse perfetto”. Quello che viene spesso definito come il ponte più bello di Zurigo fu inaugurato nel 1839. 

Negrelli è stato un personaggio dai grandi meriti e oggi troppo poco conosciuto, dice Daniel Löhr. È il destino forse degli ingegneri, i cui nomi raramente vengono citati.

Fino al Canale di Suez

Alois Negrelli, nato ai piedi delle Dolomiti nel 1799, costruì strade, ponti, ferrovie, in Austria, Italia e Svizzera. Arrivò anche in Ticino, come esperto, dopo le alluvioni del 1839. Opera sua, per esempio, la linea ferroviaria Zurigo-Baden, aperta nel 1847.

Abilissimo nella misurazione topografica, l’ingegnere trentino venne chiamato anche in Egitto dove contribuì in maniera significativa alla costruzione del Canale di Suez, venendo ritenuto oggi addirittura uno dei padri dell’alveo. Prima si pensava che ci fosse un dislivello fra Mediterraneo e Mar Rosso, lui si accorse invece che la differenza era minima e che si poteva costruire il canale di Suez senza chiuse. Il servizio di Saul Toppi.

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