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Trump chiude ai rifugiati

Donald Trump ha firmato al Pentagono un ordine esecutivo che prevede nuovi controlli estremamente accurati sull'immigrazione per impedire ai terroristi islamici di entrare negli Stati Uniti. "Non abbiamo dimenticato la lezione dell'11 settembre".

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Nel suo ordine esecutivo, il presidente americano ha sospeso per tre mesi il programma di ammissione di tutti i rifugiati e, a tempo indeterminato, l’ingresso di quelli siriani. “L’ingresso di cittadini e rifugiati siriani” è “dannoso per gli interessi del Paese”, scrive Donald Trump, nell’ordine esecutivo.

Al Pentagono e al Dipartimento di Stato è stato chiesto un piano per creare “zone di sicurezza” dentro e intorno alla Siria per offrire protezione ai siriani che scappano dalla guerra.

Dopo i 120 giorni di sospensione dell’ingresso, si darà priorità ai rifugiati appartenenti a minoranze perseguitate per motivi religiosi, in particolare ai cristiani. 

Per tre mesi sarà vietato l’ingresso negli Stati Uniti per i cittadini di sette paesi musulmani: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen. 

Secondo il provvedimento, le autorità locali e statali dovrebbero avere un ruolo nel decidere se i rifugiati si possano insediare.

Donald Trump ha poi tagliato di oltre la metà il numero dei rifugiati che gli USA prevedevano di accettare quest’anno, portandolo a 50mila. Per impedire l’ingresso di terroristi, il presidente americano ha inoltre ordinato di velocizzare il sistema biometrico per tracciare le entrate e le uscite di tutti i viaggiatori negli USA.

Nel suo giro di vite, Trump ha sospeso con effetto immediato il programma Visa interview waiver, che consentiva ai cittadini stranieri titolati di chiedere il rinnovo del visto senza affrontare il colloquio personale con le autorità diplomatiche americane.



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