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Una frana travolge Casamicciola Terme, sull’isola d’Ischia

La frana.
Tredici anni fa una ragazza, morì proprio a Casamicciola a causa di un'alluvione che provocò una frana, proprio come quella odierna, partita dalla zona alta del comune per arrivare fino al mare. Keystone / Ansa

Una frana che ha raggiunto il lungomare si è verificata attorno alle 5 del mattino di sabato a Casamicciola Terme, sull'isola d'Ischia. Lo smottamento ha travolto alcune auto in sosta, trascinandole in acqua. Per il momento si registra una sola vittima accertata mentre sono diverse le persone che risultano disperse. Lo rendono noto i Carabinieri.

Questa mattina, intorno alle 5, a Casamicciola Terme, sull’isola d’Ischia, una frana originatasi nella parte alta del villaggio ha raggiunto il lungomare, seppellendo diverse case e auto nel fango. Lo smottamento ha finora causato una vittima. Il corpo è stato individuato e recuperato in piazza Maio, dove è stata travolta dal fango. Si tratta di una delle prime zone battute dai soccorritori. Lo riferiscono fonti delle forze dell’ordine. Non è ancora nota la sua identità.

La frana, provocata dalle intense piogge, ha invaso diverse case e travolto alcune auto in sosta, trascinandole fino al mare. Il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, riferendo alla stampa sulla situazione di Casamicciola, ha informato che i dispersi sono 12 e che la famiglia con neonato è stata nel frattempo ritrovata in vita.

Palomba ha anche indicato che è in atto l’evacuazione della zona circostante a quella della frana. Attualmente nella zona di via Celario, a Casamicciola, dove si è originata la frana, si stima che siano almeno 30 le famiglie intrappolate nelle proprie case, senza acqua e senza luce. Si tratta in totale di circa 100 persone che devono essere ancora raggiunte.

La strada che porta alle loro abitazioni è attualmente impraticabile per il fango, i massi e i detriti che la ostruiscono e si sta provando a liberarla con diverse macchine movimento terra e idrovore.

I sindaci dei sei comuni dell’isola hanno pregato gli abitanti di non uscire di casa per non intralciare le operazioni di soccorso.

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Il sostegno dei volontari

Numerosi sono i volontari che stanno giungendo a Casamicciola da tutta la Campania dotati di mezzi di soccorso: pale meccaniche, bobcat, motopompe, idrovore, escavatori e torri faro per garantire la continuità degli interventi anche in serata.

Sull’isola di Ischia sono arrivati finora una settantina di uomini dei vigili del fuoco di rinforzo con traghetti e con un elicottero del corpo. Lo si apprende dagli stessi vigili del fuoco. Il nuovo gruppo arrivato sta ora lavorando in collaborazione con le tre squadre di Ischia impegnate da questa notte.

I vigili del fuoco confermano che al momento non sono state trovate vittime sull’isola. Altri uomini dei vigili del fuoco continueranno ad arrivare sull’isola del Golfo di Napoli nelle prossime ore anche se ci sono problemi di collegamenti.

“Concreto il rischio di nuove frane nell’imminente, soprattutto in concomitanza con nuovi eventi piovosi, nell’area di Casamicciola”, ha detto all’ANSA il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Mauro di Vito.

Un’isola tormentata

Frane, terremoti e morti. Negli ultimi 16 anni l’isola d’Ischia è stata teatro, oltre a quello di oggi, di almeno altri tre eventi tragici causati anche dall’aggressione al territorio e in particolare dal fenomeno dell’abusivismo edilizio che ha reso ulteriormente “fragile” la struttura idrogeologica.

Il 30 aprile del 2006 una frana di fango e detriti colpì il monte Vezzi. Un’intera abitazione venne spazzata via e a perdere la vita furono quattro persone: Luigi Buono, che faceva il cuoco sull’isola, e le sue tre figlie Anna, 18 anni, Maria, che ne aveva quasi 17 e Giulia, di 13. Dalla tragedia si salvarono la madre delle tre ragazze, Orsola Migliaccio, e una bimba piccola. Duecentocinquanta le persone che furono evacuate.

A distanza di soli tre anni, il 10 novembre del 2009, ad essere colpita fu proprio Casamicciola, la porzione dell’Isola Verde compresa tra Porto e Lacco Ameno. A causa della violenti piogge, dal monte Epomeo si staccò un costone che provocò uno smottamento che trascinò a mare decine di auto e detriti. A perdere la vita fu Anna De Felice, una ragazzina di appena 15 anni. La tragedia si consumò intorno alle 8.30 del mattino. Il fiume di fango investì la strada tra Forio e Ischia Porto, isolando completamente la frazione di Casamicciola che per ore fu raggiungibile solo via mare. Le auto coinvolte furono una cinquantina, molte delle quali però erano ferme in un parcheggio e vuote. Diverse vetture finirono in mare e molte quelle rimaste sepolte dalla massa di fango. In una di queste viaggiava la 15enne: nei suoi polmoni i medici trovarono acqua e sabbia. La frana provocò una decina di feriti, tra cui una bambina.

Nel 2017 altro evento drammatico. La sera del 21 agosto Casamicciola e Lacco Ameno vennero scosse da un terremoto di magnitudo 4.0 che causò la morte di due persone e il crollo di diverse abitazioni.

Sull’isola gli edifici sono in alcuni casi spesso realizzati con materiali non adatti a prevenire danni sismici, malgrado la zona sia classificata ad alto rischio.

Dall’analisi storica dei terremoti avvenuti nel territorio di Ischia messa a punto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sono stati 15 i fenomeni tellurici avvenuti sull’isola tra il 1228 al 1883. Di questi, nove sono avvenuti nell’800 e ben 12 proprio Casamicciola. Costruita su un terreno franoso, capace di amplificare terremoti di intensità modesta, la frazione venne distrutta nell’estate 1883 da un sisma di magnitudo stimata in 4,3 e classificato per gli effetti nel decimo grado della scala Mercalli che provocò più di 2’000 morti.
 

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