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Violenza sulle donne, fenomeno anche svizzero

In giugno ad Ascona una donna è stata uccisa in pieno giorno in mezzo alla strada. Ad ammazzarla è stato il marito. Fin da subito viene alla luce una spirale di violenza e minacce subite per mesi dalla vittima.

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In precedenza la polizia era intervenuta nell’abitazione della coppia e, dopo la denuncia della moglie, all’uomo viene proibito di avvicinarsi al domicilio dell’ex convivente. Ma tutte queste misure non impediscono all’aggressore di mettere in pratica i suoi intenti omicidi.

È uno degli episodi raccontati dal settimanale della RSI Falò su un fenomeno di cui riportano spesso le cronache e che non risparmia nemmeno il contesto apparentemente tranquillo della Svizzera italiana dove si pone la questione dell’efficacia reale delle misure preventive a disposizione in questi casi.

Nell’approfondimento è riportata anche l’esperienza di alcune donne vittime di violenza carnale, il cui calvario non si esaurisce con l’aggressione iniziale. Per loro risulta infatti penoso il difficile cammino per l’ottenimento della giustizia, nel quale può capitare che possa addirittura essere messa in discussione la loro condotta. Mentre il superamento del trauma, che coinvolge l’insieme dei rapporti personali e affettivi, richiede sempre lungo tempo.

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