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In Giappone il tifone Jebi lascia dietro di sé 11 morti

onde altissime si infrangono contro un porto
Attimi di paura al porto di Aki, nella prefettura di Kochi, nell'ovest del Giappone. Kyodo News

Il peggio sembra essere passato in Giappone, flagellato dal tifone più potente degli ultimi 25 anni. Il ciclone ha causato la morte di 11 persone e fatto oltre 600 feriti.

Il tifone che ha colpito nelle ultime ore il paese asiatico, in particolare la regione di Osaka, era il 21esimo della stagione. I meteorologi lo hanno definito il più potente negli ultimi 25 anni.

Mercoledì mattina, si è trasformato in un sistema di bassa pressione, lasciandosi alle spalle l’isola di Hokkaido e dirigendosi verso Sakhalin, in Russia.

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Seppur molto potente, non è stato il più letale di quelli registrati nell’ultimo decennio: nel 2013 il ciclone Wipha aveva causato la morte di 43 persone, mentre nel 2011 – anno contraddistinto anche dal terremoto e dallo tsunami di marzo, all’origine dell’incidente di Fukushima – Talas aveva fatto 82 morti e 16 dispersi.

Particolari disagi sono stati segnalati all’aeroporto di Kansai, situato su un’isola artificiale al largo di Osaka. Lo scalo è stato inondato e circa 3’000 passeggeri e centinaia di impiegati sono rimasti bloccati all’interno. Il ponte che collega l’infrastruttura alla terra ferma è stato danneggiato da una petroliera. L’evacuazione è in corso.

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